ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Veneto: ennesimo regalo all’estremismo venatorio, mercoledì 25 novembre in Consiglio regionale legge sugli appostamenti di caccia

Il progetto di legge n.54 a firma del consigliere regionale Sergio Berlato, di Fratelli D’Italia e leader del mondo venatorio più estremista del Veneto, con oggetto “Appostamenti precari ad uso venatorio” (VEDI FILE ALLEGATO), sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale convocato per mercoledì 25 novembre alle ore 14.00 a Palazzo Ferro Fini.

A differenza di quanto riporta il titolo e di quanto Berlato e la maggioranza seduta in Consiglio regionale vuol farci credere, si tratta di appostamenti per la caccia ai Colombacci che di fatto risultano essere vere e proprie costruzioni che non hanno nulla di precario e che, come risulta dallo stesso progetto di legge potranno essere alte fino al “limite frondoso degli alberi”, perciò anche venti metri e più, e potranno avere una base di addirittura 4  per 3 metri, pari a 12 metri quadri: la dimensione di una camera da letto!

Per la costruzione di queste strutture vengono previste delle esenzioni illegittime ed inamissibili. Potranno esserci: a) l’omessa richiesta di titolo abilitativo edilizio; b) la non assoggettabilità ad autorizzazione paesaggistica.

Quindi se hai una licenza di caccia puoi passare sopra tutte le leggi urbanistiche ed ambientali mentre se sei un comune cittadino devi fare tutta la lunga trafila autorizzativa.

Va detto che questo è l’ennesimo tentativo di deroga per i cacciatori che farà il Consiglio regionale dato che la Corte Costituzionale, con sentenza n.139 del 2013 aveva già dichiarato incostituzionale una legge del Consiglio Regionale del Veneto, la L.R.25/2012, pressoché uguale a questo progetto di legge, bocciata dalla Corte perché “non compete al legislatore regionale disciplinare ipotesi di esenzione”.

Ma non finisce qui, esiste un’altra insidia in questo progetto di legge relativa alla previsione di una nuova tipologia di appostamenti di caccia, quelli “allestiti a terra” .

La Legge nazionale, la L.157/92,  detta LEGGE QUADRO sulla caccia, prevede infatti tre tipologie di appostamento: 1)  fisso; 2) temporaneo; 3) appostamenti per la caccia ad ungulati e colombaccio.

Il progetto di legge in esame oltre a prevedere gli appostamenti per i Colombacci prevede  anche una novità: “gli appostamenti precari di caccia allestiti a terra” non contemplati dall’ordinamento nazionale e quindi in deroga anche alla legge quadro sulla caccia.

Risulta evidente che questo nella pratica si tramuterà nell’ennesimo regalo ai cacciatori di uccelli migratori, soprattutto a quelli che attualmente esercitano la caccia da appostamento fisso che grazie ad una semplice comunicazione al comune potranno esercitare la caccia in un appostamento che per legge è precario ma nella realtà sara stabilmente fisso per tutta la stagione venatoria.

Quindi niente più pagamento della tassa annuale per l’appostamento fisso;  niente più opzione di caccia cioè il dover esercitare la caccia esclusivamente da appostamento fisso potendola quindi esercitare anche in forma vagante; impossibilità per le province di pianificare (tramite il piano faunistico venatorio) dove poter installare gli appostamenti fissi, il tutto in violazione delle precise disposizioni previste dalla legge statale sulla caccia, la 157/92.

Viene poi previsto che la comunicazione dell’avvenuta realizzazione dell’appostamento al comune  possa essere fatta a posteriori, addirittura fino dopo 30 giorni. E’ assurdo che si possa comunicare al comune la realizzazione di una costruzione del genere a cose fatte cioè a posteriori. In questo modo si impedisce al comune di poter chiedere chiarimenti o  dare prescrizioni in base ai propri strumenti urbanistici.

Non viene richiesta al cacciatore l’esibizione di un documento che attesti la proprietà del fondo o il titolo di conduttore del fondo per poter realizzare queste costruzioni in un determinato terreno, ciò nonostante durante le audizioni in commissione consigliare i rappresentanti del mondo agricolo avessero richiesto precise disposizioni in merito.

Viene richiesta una planimetria indicante l’ubicazione dell’appostamento in scala 1:25.000 e non almeno 1:2.000 che consentirebbe agli enti e agli addetti di vigilanza di individuare più facilmente l’ubicazione dell’appostamento.

Ricordo che questa legge viene calendarizzata in un contesto molto delicato perché il Veneto, assieme ad altre regioni italiane, è sotto il mirino della Commissione Europea che ha aperto una procedura di pre-infrazione (Pilot EU PILOT 6955/14/ENVI – CALENDARI VENATORI)  attivata nell’ottobre del 2014, in merito alla non corretta formulazione dei Calendari venatori in relazione alla rispondenza di questi alla direttiva “Uccelli” 2009/147/CE.

La Giunta Zaia inoltre, in seguito ad alcune interrogazioni del consigliere Berlato,  ha sconfessato un proprio dirigente e il proprio calendario venatorio approvato il 13 luglio scorso (Delibera n.868 del 13.07.2015), approvando una delibera (la n.1417 del 15/10/2015 – VEDI ALLEGATO FILE) con la quale è stato aumentato il limite di carniere per ciascun cacciatore del Moriglione, (un’anatra migratrice in cattivo stato di conservazione secondo l’UE), portandolo da 5 capi giornalieri e 50 stagionali ad addirittura 15 capi giornalieri e 150 stagionali.

La Giunta Zaia ha inoltre assecondato Berlato con la succitata modifica del calendario venatorio in merito alle giornate di caccia agli uccelli migratori in territorio lagunare e vallivo che il Piano Faunistico Venatorio (L.R.1/2007), approvato con legge regionale, aveva fissato a 3. Ora il numero è stato portato a 5 nonostante un parere opposto del direttore della sezione Caccia e Pesca della Regione (Circolare 176533 del 27/04/2015).

Mi auguro che gli elettori e le associazioni che tutelano l’ambiente, la natura e gli animali sappiano farsi sentire chiedendo a tutti i consiglieri l’affossamento di questo progetto di legge sui falsi appostamenti precari che viola palesemente le normative nazionali in tema di ambiente e di attività venatoria.

Naturalmente farò il possibile, tramite un’azione emendativa in aula, per eliminare tutte le illegittimità del progetto ed inserire tutte le disposizioni utili a renderlo accettabile.

Andrea Zanoni

SOPRA : ALTANA DI CACCIA PER I COLOMBACCI

SOPRA: COLOMBACCIO CON I PICCOLI AL NIDO (E' una specie migratrice che nidifica negli alberi ed è lontana parente dei piccioni)

SOPRA: STRAGE DI COLOMBACCI

 

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