ANDREA

ZANONI

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Una firma per mettere al bando i richiami vivi

I richiami vivi sono un’aberrazione, una terribile tortura per milioni di uccelli. Per questo vi invito a sottoscrivere la petizione della LIPU che ne chiede l’immediata messa al bando. In Europa sto facendo il possibile affinché questa pratica immonda venga dichiarata fuori legge in nome della Direttiva Ue Uccelli. Purtroppo la lobby ingorda dei cacciatori è forte e ha amici potenti. Ma uniti ce la possiamo fare.

Milioni di uccelli vengono catturati e tenuti in gabbia con un unico scopo: cantare, durante la stagione venatoria, per attirare i loro simili e permettere ai cacciatori di catturarli. E così in mano ai cacciatori, piccoli uccelli migratori come i merli, le allodole, le cesene, i tordi sono costretti a vivere per tutta la vita in gabbiette piccole e sporche e diventano richiami vivi. Per fargli emettere il canto nuziale in autunno, anziché in primavera, e attirare così i loro consimili durante il periodo venatorio, gli uccelli sono tenuti al buio da febbraio ad agosto. Per ottenere la muta artificiale, alla privazione della luce naturale è abbinato spesso lo strappo di penne delle ali, del corpo e della coda. In autunno con l’apertura della stagione venatoria le gabbiette con i richiami vivi sono appese agli alberi che circondano i capanni dove i cacciatori attendono di nascosto le loro prede. Nella loro detenzione, gli uccelli si rovinano il piumaggio, i muscoli si atrofizzano, le zampe si ricoprono di piaghe e ulcere. La mortalità è altissima.

Oggi purtroppo detenere gli uccelli come richiami vivi è permesso. Per questo la LIPU ha lanciato una petizione popolare per chiedere al governo italiano il divieto di ogni forma di utilizzo degli uccelli come richiami vivi, siano essi provenienti da cattura che da allevamento. Di conseguenza ci vuole un divieto di ogni forma di impianto finalizzato alla cattura nonché di allevamento di uccelli a fini di utilizzo come richiami vivi, la previsione che l’utilizzo di uccelli come richiami vivi sia considerata una forma di maltrattamento e come tale adeguatamente sanzionata e la denuncia a fini di registrazione di tutti gli animali attualmente detenuti come richiami vivi, la loro liberazione qualora se ne accertino le condizioni idonee per un ritorno alla libertà in natura e la consegna alle autorità preposte degli esemplari non liberabili.

In Europa sto portando avanti la battaglia all’utilizzo dei richiami vivi sin da quando sono stato nominato eurodeputato. Il 5 dicembre scorso ho accompagnato la consegna di quasi 18mila firme alla presidente della commissione petizioni al Parlamento europeo per chiedere il divieto in tutta Europa dell’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi”. (VIDEO) Con queste firme abbiamo chiesto all’Ue di proibire per sempre il possesso di uccelli selvatici, sia derivanti da cattura che da allevamento, utilizzati come richiami vivi nella caccia agli uccelli migratori. Si tratta di milioni di piccoli uccelli sottoposti ad atroci sofferenze per diventare appunto richiami vivi. Per questo è indispensabile inserirli nell’allegato della Direttiva Ue 2009/147/CE che elenca i mezzi vietati”

Adesso facciamoci sentire anche in Italia. Contribuite anche voi ad abolire questa pratica cruenta.
Salviamo gli uccelli da una simile tortura restituendo loro la libertà!

Firmate anche voi la petizione della Lipu!

Andrea Zanoni

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