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Zanoni scrive a Zaia: la regione Veneto risolva il conflitto d’interessi dell’ingegner Vernizzi

L’eurodeputato Andrea Zanoni invita il Governatore del Veneto a porre fine al cumulo di incarichi di Silvano Vernizzi. “Inaccettabile che la stessa persona presenti progetti con la mano destra e li approvi con quella sinistra”. Zanoni invita anche la magistratura ad andare fino in fondo nelle indagini sul terremoto frode fiscale che sta scuotendo in questi giorni il Veneto

 

Zaia risolva una volta per tutte la gravissima situazione di conflitto d’interessi rappresentata dall’ingegner Silvano Vernizzi ad esempio al tempo stesso amministratore delegato di Veneto Strade e presidente della commissione regionale incaricata di concedere la Valutazione ambientale strategica VAS, nonché collezionista di svariati altri incarichi”. Lo chiede l’Eurodeputato trevigiano Andrea Zanoni con una lettera spedita oggi al Governatore del Veneto Luca Zaia (LETTERA IN ALLEGATO). “Ho denunciato la cosa anche a Bruxelles, e la Commissione europea ha già scritto a Venezia”.

 

In capo alla stessa persona sono concentrate le seguenti cariche pubbliche – scrive Zanoni – Segretario regionale Infrastrutture e mobilità della Regione del Veneto, Commissario straordinario per la Pedemontana Veneta, Commissario straordinario per il Passante di Mestre, Amministratore delegato di Veneto Strade S.p.A., Presidente delle Commissioni regionali VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e VAS (Valutazione Ambientale Strategica), nonché svariate altre”.

 

L’eurodeputato ricorda a Zaia che in seguito alla sua interrogazione alla Commissione europea del 4 dicembre 2012, Bruxelles ha scritto a Venezia “al fine di ottenere maggiori informazioni sulle modalità con cui si sono svolte le consultazioni delle autorità ambientali competenti, ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 3, della direttiva 2001/42/CE per il piano di assetto del territorio del Comune di Rovigo e dell’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 2011/92/UE per la superstrada pedemontana veneta”.

 

Zanoni aggiunge nella sua lettera che anche “la recentemente approvata legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” prevede alcune disposizioni normative volte a riformare nel nostro ordinamento la possibilità di cumulare incarichi che ingenerino situazioni di conflitto di interessi”.

 

Considero gravissimo che in questi anni in Veneto si sia tollerata una simile situazione, che vede una serie interminabile di cariche strategiche per i lavori pubblici, l’ambiente e le infrastrutture, in capo a una singola persona in chiaro e palese conflitto d’interessi visto che il controllore corrispondeva esattamente al controllato – incalza Zanoni – Considero avvilente il fatto che questa importante questione venga alla ribalta e considerata dai vertici della Regione solo alla luce delle importanti indagini della Magistratura che stanno portando a galla un mondo fatto di corruzione e frodi proprio nell’insospettabile Veneto”.

 

L’eurodeputato conclude esprimendo “massimo sostegno all’azione degli inquirenti e della magistratura” che invita “ad andare fino in fondo e a denunciare ogni tentativo di possibile influenza esterna alle indagini”. “Sono sicuro che in queste ore siano molti quelli che temono di sentire suonare il campanello di casa”.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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