L’eurodeputato Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare il progetto di costruzione di un impianto eolico sul monte Pizzoc a Fregona (TV): «I piloni alti 50 metri con pale tra i 23 e i 27 metri di diametro saranno installati lungo un’importante rotta migratoria mettendo a rischio l’avifauna»
«La Commissione cosa pensa del futuro della produzione di energia mediante grandi impianti eolici che da tempo risultano essere di scarsa resa energetica a fronte di un rilevante impatto ambientale e di alti costi di installazione? L’Europa approfondisca la questione della mortalità dell’avifauna a causa degli impianti eolici». Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare e vice Presidente dell’intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea.
Il 5 giugno scorso, il Comune di Fregona (TV) con la deliberazione di Giunta numero 71 ha approvato l’installazione temporanea di una torre anemometrica, ovvero di misurazione dei venti, sul monte Pizzoc in Cansiglio che raggiunge i 1.565 metri d’altitudine. Il progetto complessivo prevede l’installazione di 4/5 piloni alti circa 50 metri dotati di pale eoliche dal diametro compreso tra i 23 e i 27 metri che svilupperanno una velocità angolare di circa 15 chilometri l’ora.
«Una simile opera avrebbe un impatto ambientale pesantissimo senza peraltro comportare un’efficiente resa energetica, trattandosi di area scarsamente ventilata – ha spiegato Zanoni – Si realizzerebbero mastodontici impianti che metterebbero a rischio la vita dell’avifauna, soprattutto migratoria. Il progetto è previsto a ridosso di una Zona di Protezione Speciale (ZPS) tutelata ai sensi della Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE, lungo la rotta migratoria più importante di tutto il Nord Est. Purtroppo è noto l’alto tasso di mortalità per l’avifauna dovuto a collisioni con le pale eoliche. Ho sempre negli occhi l’immagine di una povera Aquila tranciata dalle pale» (FOTO).
Sulla questione, Zanoni ha più volte interpellato l’Istituto superiore per la per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che non ha escluso che la realizzazione di tale progetto nell’area del Monte Pizzoc non finisca col comportare un impatto negativo sull’avifauna locale, in particolare sui Chirotteri.
«Sono favorevole all’energia eolica prodotta con mini pale, ma il Pizzoc è il posto più sbagliato – ha concluso Zanoni – Le pale diventerebbero veri e propri trita uccelli e si darebbe il via ad un’enorme speculazione edilizia che farebbe morire uno degli ultimi luoghi incontaminati della Provincia di Treviso. Giovedì 19 settembre terrò una conferenza sull’argomento proprio a Fregona e il 20 ottobre, con le associazioni e i comitati locali, parteciperò alla manifestazione sul Monte Pizzoc contro questo scempio ambientale».
BACKGROUND
L’8 novembre 2012, l’eurodeputato Andrea Zanoni era intervenuto proponendo il mini eolico, con tralicci alti al massimo sei metri.
Martedì 18 giugno 2013, il sindaco di Fregona (TV) Giacomo De Luca ha firmato l’accordo con la società Enel Green Power, per l’installazione delle pale eoliche sulla cima del monte Pizzoc, annunciando l’installazione per un anno di una pala eolica di prova alta 35 metri.
Il 7 luglio 2013, Zanoni ha effettato un sopralluogo nel sito dove dovrebbe essere costruito l’impianto (VIDEO).
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