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Zanoni appoggia la lotta contro lo smog del comune di Treviso

La Giunta di Treviso ha emanato un’ordinanza antismog con divieti di circolazione, fissando 5 domeniche ecologiche e multe da 163 euro per i trasgressori. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Condivido pienamente e sostengo i provvedimenti adottati dal Comune di Treviso. Sono misure che permettono di tutelare la salute dei cittadini, di rispettare le indicazioni europee scongiurando il rischio di  multe milionarie».

 

Da lunedì 28 ottobre 2013, scatta il blocco del traffico a Treviso. La Giunta, guidata dal sindaco Giovanni Manildo, ha approvato un’ordinanza antismog che prevede il divieto di circolazione per le auto Euro 0, Euro1 e Euro 2, dalle 8.30 fino alle 12 e dalle  15 alle 19.30,  nei  giorni feriali. Il divieto rimarrà in vigore fino al 20 dicembre e dal 7 gennaio fino al 30 aprile 2014 e riguarda tutto il territorio comunale, tranne la tangenziale. La Giunta ha anche limitato le deroghe previste in passato, come quelle per le moto e le auto d’epoca.   

 

Rimangono esclusi dal divieto i trasporti pubblici, i mezzi di soccorso e delle Forze dell’ordine, i turnisti certificati dai datori di lavoro, i mezzi per i portatori di handicap e chi porta in auto almeno tre persone. Sono previste, inoltre, cinque domeniche ecologiche.

 

Per i trasgressori le multe saranno di 163 euro e, in caso di recidiva, sospensione della carta di circolazione da 15 a 30 giorni. Per chi sgarra durante le domeniche ecologiche sono previste sanzioni di 84 euro.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Sostengo pienamente le misure adottate dal sindaco Manildo e dalla sua giunta  per combattere lo smog. Siamo costretti a vivere in una camera a gas in violazione della Direttiva Aria 2008/50/UE e siamo sotto procedura d’infrazione con una condanna della Corte di Giustizia UE pronunciata il 19 dicembre 2012. I cittadini si ammalano per la pessima qualità dell’aria che dobbiamo respirare e si muore precocemente per malattie legate ai fattori inquinanti. Il Parlamento e la Commissione europei hanno fatto sapere che da studi e ricerche risulta che l’aria avvelenata è causa in Europa di circa 500 mila morti premature ogni anno. La Pianura Padana, insieme a aree come Belgio e Olanda, sono tra le zone più inquinate d’Europa. Con queste premesse si può solo fare un plauso all’Amministrazione di Manildo che ha adottato misure per tutelare la salute dei cittadini, per far rispettare la legge e scongiurare multe milionarie. Condivido il pugno di ferro contro l’inquinamento e mi auguro che venga adottato da altre Amministrazioni».

 

BACKGROUND

 

Il 6  agosto 2012, Andrea Zanoni aveva presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere il rispetto della Direttiva sulla qualità dell’aria da parte dell’Italia. Il 2 ottobre 2012, il Commissario Ue all’Ambiente, Janez Potočnik, ha risposto facendo sapere che la Commissione era a conoscenza dei problemi di inquinamento dell’aria e di aver ha adito la Corte di giustizia (causa C-68/11) in relazione ad una possibile violazione del diritto UE.

 

Secondo il rapporto “Air quality in Europe 2012” dell’European Environment Agency e relativo al periodo 2001-2010, l’Italia è il paese che ha sforato più spesso i limiti comunitari per le polveri sottili, l’ozono, il monossido di carbonio, il nickel e il benzene, insieme a Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia. Nerissima la maglia per l’ozono, dove nel 2010 i valori europei più alti sono stati registrati nell’Italia settentrionale, la cui concentrazione ha superato di oltre due volte la soglia limite. Sul monossido di carbonio, l’Italia è l’unico paese ad essere riuscito a sforare i limiti nel 2001, 2005 e 2010. Le maggiori concentrazioni di nickel nell’aria si registrano ancora una volta attorno ai siti industriali del Nord.

 

Il 25 febbraio 2013, Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare le violazioni della direttiva “Aria” durante i roghi dell’Epifania in varie località del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Il 12 aprile 2013, il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ha l’Europa sta monitorando la situazione italiana e che “se i valori di PM10 nell’aria si rivelassero ancora superiori ai limiti, la Commissione intende adottare ulteriori provvedimenti”.

 

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