Mercoledì 3 aprile, alle 16.00, l’eurodeputato Andrea Zanoni incontrerà Roberto Giurastante della Greenaction Transnational, l’organizzazione triestina che si sta battendo contro il progetto della Gas Natural Rigassificazione Italia S.p.A. di realizzare un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto nel porto di Trieste. «Ho già presentato un’interrogazione alla Commissione europea in merito. Sono solidale con l’organizzazione transazionale e appoggerò la loro battaglia»
Mercoledì 3 aprile, alle 16.00, l’eurodeputato Andrea Zanoni componente del gruppo ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei) e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo incontrerà Roberto Giurastante della Greenaction Transnational nella sede dell’organizzazione triestina in via Udine n.2 nel capoluogo giuliano.
Nel porto di Trieste in località Zaule, la multinazionale Gas Natural Fenosa, attraverso la società Gas Natural Rigassificazione Italia S.p.A., ha proposto la realizzazione di un terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto. A questo progetto si oppongono per motivi di danno ambientale, portuale e rischio di incidenti catastrofici i cittadini, le Ong ambientaliste, le autorità locali e della confinante Repubblica di Slovenia e la TAL, l’oleodotto transalpino che da Zaule rifornisce Germania, Austria e Repubblica Ceca.
«Il 26 marzo scorso ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea per sapere se e con quali procedure il rigassificatore in questione possa venire inserito e finanziato dall’Europa tra le infrastrutture energetiche prioritarie, nonostante le opposizioni di cittadini, organizzazioni e Autorità – ha affermato Zanoni – Ho anche chiesto di verificare se il progetto comporti violazioni alle Direttive 2012/18/UE sugli incidenti rilevanti, 2011/92/UE sulla procedura VIA con particolare riferimento all’articolo 7 e 2001/42/CE sulla procedura Valutazione Ambientale Strategica».
Zanoni sarà, dunque, a Trieste per sostenere la Greenaction Transnational e quanti si stanno opponendo ad un progetto pericoloso per la salute dei cittadini e per l’ambiente: «Nonostante la procedura VIA non sia ancora conclusa, il Ministro italiano dello Sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, ha dichiarato alla stampa che il terminale di rigassificazione “si deve fare a tutti i costi” e la stessa stampa locale ha documentato che funzionari del Ministero starebbero sostenendo presso la Commissione europea il tentativo di Gas Natural Fenosa di bypassare le opposizioni italiane e slovene inserendo il rigassificatore di Zaule fra le 13 infrastrutture energetiche prioritarie che verranno previste e finanziate attraverso il Piano per una rete energetica europea integrata per il 2020 ed oltre».
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