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Difendiamo i nostri ormoni, ma non a spese degli animali

Commissione Ambiente e Salute pubblica del Parlamento europeo approva una relazione a favore di più controlli europei sugli interferenti endocrini. Passano due emendamenti di Zanoni che chiedono lo stop della sperimentazione animale e lo sviluppo di metodi alternativi

 

“Occorre limitare l’uso di interferenti endocrini nei comuni prodotti domestici e prevedere nella vigente legislazione europea test adeguati che consentano di individuarli”. E’ il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, all’approvazione in commissione della relazione sulla protezione della salute pubblica dagli interferenti endocrini dell’eurodeputata svedese socialista Åsa Westlund. “Sono stati anche approvati due importanti emendamenti che ho presentato per chiedere che questi test non prevedano l’utilizzo di animali bensì che si punti sui metodi alternativi”.

 

Gli interferenti endocrini hanno diretta influenza sul sistema ormonale umano e animale con conseguenti ripercussioni su riproduzione, metabolismo, crescita, equilibrio idrosalino e funzione cardiaca. Negli ultimi vent’anni, si sono moltiplicate le prove del fatto che negli esseri umani questi disturbi sono in aumento.

 

“Si tratta di una minaccia silenziosa ancora in parte sottovalutata e che meriterebbe invece ben altra attenzione – attacca Zanoni – E questo perché gli interferenti endocrini si trovano ovunque nel nostro quotidiano: negli imballaggi alimentari, nei prodotti per la cura della pelle, nei cosmetici, nei materiali per l’edilizia, nelle apparecchiature elettroniche, nei mobili e nei pavimenti”.

 

“Con questa relazione chiediamo una normativa europea più forte che preveda test adeguati che consentano di individuare gli interferenti endocrini, in particolare nel regolamento relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio CLP, nel regolamento REACH, nei regolamenti relativi ai prodotti fitosanitari PPPR, nella direttiva relativa all’immissione sul mercato dei biocidi e nella direttiva sui cosmetici”, aggiunge l’eurodeputato.

 

“Proprio a proposito di questi test ho presentato due emendamenti, che sono stati approvati, che chiedono lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale al fine di sostituire le metodologie oggi utilizzate – conclude Zanoni – Questo perché l’Europa si deve fare garante della salute di tutti, uomini, donne e animali, in nome dei principi alla base dell’Unione europea stessa che sanciscono il rispetto e la tutela di tutte le forme di vita esistenti”.

 

BACKGROUND

 

Negli ultimi vent’anni, si sono moltiplicate le prove del fatto che negli esseri umani sono in aumento i disturbi legati agli ormoni. Tra questi troviamo disturbi riproduttivi, sotto forma di peggiore qualità dello sperma, cancro ai testicoli, pubertà precoce e malformazione degli organi genitali, ad esempio il criptorchidismo, ossia la mancata discesa dei testicoli nel sacco scrotale durante lo sviluppo del feto, e l’ipospadiasi, ossia l’apertura dell’uretra nella parte inferiore del pene. Si assiste anche a un incremento delle malformazioni fetali, dei tumori e dei casi di diabete, e anche l’incidenza dei disturbi dello sviluppo neurologico, quali l’autismo e la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

 

Il 27 settembre 2012 Andrea Zanoni ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere informazioni sull’attività del Centro europeo ECVAM che valida i metodi alternativi alla vivisezione e per esorcizzare la possibilità di una deroga all’entarta in vigore del divieto di test cosmetici sugli animali nel marzo 2013”.

Lo scorso giugno Zanoni, insieme ai colleghi Niccolò Rinaldi, Giommaria Uggias e Gianni Vattimo hanno scritto al
Presidente del Senato Renato Schifani, al Premier Mario Monti, al Presidente della Camera Gianfranco Fini e ai presidenti della XIV e XII commissione del Senato, alla vigilia del voto dell’art. 14 della Legge Comunitaria 2011 riguardo i criteri e i vincoli di recepimento della direttiva 2010/63/UE sulla sperimentazione animale.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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