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Caccia in deroga, Zanoni va alla Corte dei Conti per le sanzioni europee

Veneto e Lombardia continuano sulla strada illegale della caccia in deroga. Andrea Zanoni (IdV) incontra venerdì 14 settembre (domani) il presidente della Corte dei Conti di Venezia per valutare la possibilità di far pagare ai responsabili regionali le sanzioni Ue minacciate da Bruxelles. “Zaia, Formigoni, Stival e compagni tenete pronto il portafoglio!

 

Sembra proprio che le regioni Veneto e Lombardia non riescano a rassegnarsi, vogliono continuare a violare la Direttiva Uccelli dell’Unione Europea con la caccia in deroga”. E’ il commento da Strasburgo di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo. “A nulla sono valsi gli avvisi messi per iscritto della Commissione europea: se ci saranno altre deroghe scatteranno le sanzioni”.

 

Per questo Zanoni incontrerà venerdì il presidente della Corte dei Conti di Venezia, ovvero per valutare la possibilità di far pagare personalmente ai responsabili delle deroghe le eventuali sanzioni europee. “Devono pagare di tasca loro le multe non i cittadini italiani innocenti, ma solo ed esclusivamente chi vota queste norme salva bracconieri”. Pare proprio che la Lombardia voglia approvare una nuova legge sulle cacce in deroga mentre in Veneto la Giunta Zaia sembra approverà due diverse delibere per fare l’ennesimo regalo ai cacciatori.

 

L’Eurodeputato ricorda che Veneto e Lombardia hanno ricevuto nei mesi scorsi tutti gli avvertimenti del caso, precise comunicazioni sia dal commissario Potocnik sia dai funzionari della direzione Ambiente della Commissione europea. “Questa storia si ripete ininterrottamente dal 2002 e grazie a innumerevoli ricorsi delle associazioni animaliste ed ambientaliste, molti dei quali ho scritto personalmente, la Commissione Europea ha detto basta – incalza l’eurodeputato – Prima sono arrivate le condanne della Corte di Giustizia e adesso arriva un monito preciso, se si continua su questa strada si tratterà di recidiva e la Commissione europea chiederà alla Corte di Giustizia di applicare le sanzioni”.

 

Ma questa volta i responsabili della caccia in deroga, Zaia, Formigoni e Stival dovranno risponderne di tasca loro. Farò tutto il possibile affinché, in caso di sanzioni, a pagare siano loro”.

 

 

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