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Attentato all’ambientalista Toio De Savorgnani di Mountain Wilderness. Zanoni: «E’ un atto criminale. Massima solidarietà, vanno individuati i colpevoli.»

La sera di mercoledì 14 agosto, scendendo dal Cansiglio con la propria auto dopo una giornata di lavoro, Toio De Savorgnani si è accorto che mani ignote gli avevano manomesso i bulloni delle ruote. L’eurodeputato Andrea Zanoni: «Fortunatamente questi delinquenti non sono riusciti nel loro intento e De Savorgnani ne è uscito miracolosamente illeso. Ora le Forze dell’ordine devono battere ogni pista per assicurare alla giustizia chi ha attentato alla sua vita. Un gesto di tale gravità non può rimanere impunito».

 

La sera di mercoledì 14 agosto, scendendo dal Cansiglio sulla strada provinciale 422 verso Fregona (TV) dopo una giornata di lavoro, Toio De Savorgnani ha sentito rumori metallici provenire dalla sua auto. Dopo essersi fermato si è accorto  che mancava un bullone della ruota posteriore sinistra e gli altri tre erano quasi del tutto allentati. De Savorgnani ha già presentato denuncia contro ignoti ai Carabinieri.

 

Per fortuna si è fermato poche centinaia di metri prima che tutti i bulloni uscissero e anche la ruota si staccasse. De Savorgnani, esponente ambientalista e dirigente di Mountain Wilderness, nei giorni scorsi aveva messo sotto accusa il mondo della caccia per il piano di abbattimento dei Cervi nella Foresta del Cansiglio. Da oltre trent’anni conduce battaglie di tutela ambientale, in particolare per la creazione di un’area protetta che comprenda tutto l’Altopiano.

 

L’europarlamentare Andrea Zanoni del Gruppo ALDE ha espresso la sua solidarietà: «Sono vicino all’amico Toio che da sempre è impegnato in “scomode” battaglie per la tutela dell’ambiente. L’attentato alla sua vita è un gesto da vigliacchi e criminali che devono essere assolutamente assicurati alla giustizia. Invito gli inquirenti a compiere indagini a 360 gradi perché delinquenti come questi devono essere puniti in modo esemplare. Capisco perfettamente come si può sentire De Savorgnani, perché so cosa significa ricevere minacce. Anch’io mi occupo di questioni spinose come le grandi opere e gli scempi ambientali che troppo spesso nascondono traffici di rifiuti e interessi di potenti lobbies in cui girano enormi quantità di denaro».

 

Zanoni ricorda le lettera di minaccia, una con proiettili, ricevute nel 2009 e 2010 nonché l’incendio doloso al boschetto dietro casa sua dello scorso novembre 2012, quando sono stati distrutti dalle fiamme una quarantina di piante ad alto fusto e un centinaio di piccoli alberi, con la morte di tantissimi piccoli animali.

 

 

 

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