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Apertura stagione venatoria 2013-2014, ritornano le violazioni alle norme UE

L’eurodeputato Andrea Zanoni denuncia subito a Bruxelles le violazioni alla Direttiva UE Uccelli da parte delle leggi nazionale e regionali italiane sulla caccia. “Iniziamo male. Pre apertura illegale in 16 regioni italiane.  Pulcini sotto il fuoco dei cacciatori. Quest’anno Bruxelles non abbia pietà nei confronti dei responsabili politici di questo Far West venatorio

 

Riapre la stagione venatoria e con essa la situazione di illegalità di molte regioni italiane. Nonostante i continui richiami dell’Europa, sia la legge nazionale sulla caccia che quelle regionali abbondano di violazioni alla normativa comunitaria. Quest’anno spingerò Bruxelles a non avere pietà nei confronti delle amministrazioni italiane sorde ai richiami della legge”. È il duro commento di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, all’apertura ufficiale della stagione venatoria 2013-2014 prevista per domenica 15 settembre. “Apertura per modo di dire visto che la maggior parte delle regioni italiane, com’è ormai loro abitudine, hanno autorizzato la pre apertura già il 1 settembre”. L’eurodeputato sarà sabato 14 settembre a Firenze alla Manifestazione Nazionale contro la caccia.

 

Le leggi italiani sulla caccia violano la Direttiva Ue “Uccelli” perché prevedono diverse specie di uccelli migratori cacciabili durante le fasi di dipendenza e dopo l’inizio del ritorno al luogo di nidificazione, carnieri giornalieri e stagionali incompatibili con lo stato di conservazione di alcune specie di uccelli e caccia a specie di uccelli nonostante il loro status negativo – spiega Zanoni – Ho prontamente segnalato tutte queste irregolarità per filo e per segno al Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik affinché si renda conto che molte amministrazioni italiane stanno apertamente sfidando Bruxelles e solo per accontentare una sparuta minoranza di ingordi cacciatori”.

 

Zanoni con una interrogazione depositata oggi denuncia al Commissario Ue Potočnik che in Italia non sono ancora stati attuati i piani di gestione concernenti 19 specie di uccelli: Allodola, Moriglione, Pernice rossa, Coturnice, Pavoncella, Combattente, Canapiglia, Codone, Marzaiola, Mestolone, Moretta, Fagiano di monte, Pernice sarda, Starna, Quaglia, Frullino, Beccaccia, Beccaccino, Tortora, specie che si trovano in sfavorevole stato di conservazione ma che sono attualmente soggette all’attività venatoria da parte di circa 750.000 cacciatori italiani.

 

In aperto sfregio del diritto europeo e della natura, ben 16 regioni italiane hanno aperto la stagione venatoria anticipatamente già in data 1 settembre consentendo la caccia di specie di uccelli in riproduzione con i piccoli nei nidi (Colombaccio) o in grave declino (Tortora e Quaglia) – prosegue l’eurodeputato, che a fine agosto ha scritto al Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare Andrea Orlando e al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo per chiedere di posticipare l’apertura della caccia almeno alla fine di ottobre per evitare la cosiddetta “caccia ai pulcini”. “In primavera si sono registrate temperature molto inferiori alla media e continue e abbondanti precipitazioni piovose che si sono prolungate fino alla prima settimana di giugno – ha spiegato Zanoni – Queste condizioni meteorologiche avverse hanno ritardato considerevolmente l’inizio della stagione riproduttiva di moltissime specie di fauna selvatica e di conseguenza alle porte di settembre c’erano ancora molti animali, in particolare  uccelli, immaturi e dipendenti dai genitori. Nella pianura veneta vengono trovate nidiate di pulcini di Germano reale, Folaga, Gallinella d’acqua dolce e Colombaccio”.

 

Anche il WWF ha scritto una circostanziata nota ai Ministeri competenti ed alla Direzione Generale dell’ISPRA in cui richiamiamo gli obblighi dello Stato Italiano per la corretta applicazione della Direttiva Comunitaria 147/2009/CE “Uccelli”.

 

Tutto ciò senza considerare la piaga del bracconaggio, che incide pesantemente sulla fauna di tutta Italia e che non sempre viene contrastato dalle autorità con il giusto rigore – prosegue Zanoni – Per questo ho ricordato alla Commissione europea l’impegno a verificare a sottoporre a un severo controllo l’intera attività venatori italiana come risposto alle mie interrogazioni presentate l’anno scorso in data 4/09/2012 e 1/10/2012”.

 

Sono disposto a notificare personalmente le sanzioni europee ai responsabili politici di queste continue infrazioni e regali alla lobby ingorda dei cacciatori”, conclude l’eurodeputato.

 

BACKGROUND 

 

REGIONI CON PREAPERTURA AL 1 SETTEMBRE 2013

 

Toscana Tortora, Colombaccio, Merlo, Gazza, Ghiandaia, Cornacchia grigia + deroga allo Storno in 69 comuni

Umbria Tortora, Alzavola, Marzaiola, Germano reale, Merlo, Colombaccio, Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza

Abruzzo Tortora, Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia, Merlo

Veneto Tortora, Merlo, Ghiandaia, Gazza, Cornacchia nera, Cornacchia grigia, Colombaccio

Emilia Romagna  Tortora, Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza, Merlo (solo Province di Rimini, Forlì, Modena e Ravenna). Nelle Province di Reggio Emilia e Piacenza solo la Tortora. Deroga allo Storno.

Lombardia (solo la provincia di Brescia) Tortora, Cornacchia grigia, Cornacchia nera

Piemonte Tortora, Ghiandaia, Cornacchia grigia, Cornacchia nera, Gazza, Ghiandaia

Basilicata Tortora

Calabria Tortora, Colombaccio

Campania Tortora, Quaglia, Gazza, Ghiandaia

Friuli Venezia Giulia Quaglia, Tortora, Alzavola, Beccaccino, Colombaccio e Marzaiola.

Lazio Tortora, Cornacchia grigia, Ghiandaia, Gazza, Merlo

Marche Tortora, Colombaccio, Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia, Alzavola, Germano reale, Marzaiola

Puglia Tortora, Quaglia

Sardegna Tortora

Sicilia Tortora, Colombaccio, Coniglio selvatico

 

REGIONI SENZA PREAPERTURA

 

Molise, Liguria, Lombardia (tranne Brescia), Valle d’Aosta, province autonome di Trento e Bolzano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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