ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Boycott Euro 2012

Sono in iniziati gli europei di calcio 2012. Prima di tutto ci tengo a precisare che non ho niente contro il calcio in se e contro i milioni di sportivi che lo seguono con passione in Italia e nel mondo. Competizioni come quella che è appena iniziata, in teoria dovrebbero essere un momento di sport e integrazione, un mese che grazie al pallone dovrebbe unire gli oltre 500 milioni di europei, e non solo, attorno alle partite della loro nazionale. Sappiamo tutti che proprio lo sport, più di tante altre manifestazioni, è in grado di unire persone diverse per età, idee e, appunto, nazionalità (VIDEO).

Purtroppo gli Europei 2012 non nascono sotto una buona stella. Al di là degli scandali del calcio scommesse a cui in Italia siamo ormai purtroppo abituati, Euro 2012 è un campionato sporco: sporco di soldi, sporco di sangue. Da mesi associazioni italiane ed ucraine, volontari ucraini e semplici cittadini denunciano la silenziosa strage di randagi compiuta nelle strade ucraine, una mattanza di migliaia di cani “fatti fuori” in modo barbaro solo per “ripulire” le strade delle città che stanno ospitando le partite di calcio dell’Europeo. Conosciamo bene le immagini di questi poveri animali ammazzati a bastonate, fucilate o avvelenati senza pietà in nome del business del pallone.

 

Si perché gli Europei di calcio, prima ancora che una manifestazione sportiva europea, sono diventati un’enorme macchina di soldi. Polonia e Ucraina, infatti, hanno investito miliardi e miliardi di euro per sfruttare al massimo questo evento sportivo che sta attirando l’attenzione di tutta Europa, anzi del mondo intero, sulle loro città. Stadi nuovi, strade, ponti e altre infrastrutture gigantesche per il “grande Europeo 2012”, un giro complessivo di 4 miliardi e mezzo di euro. Cifre da capogiro di fronte, per le quali, in Ucraina, non si è pensato due volte a sacrificare la vita di qualche migliaia di cane randagio.

 

A Bruxelles ho fatto il possibile per spingere le istituzioni europee ad intercedere con le autorità ucraine, con interrogazioni parlamentari e iniziative di sensibilizzazione. Da ultimo mi sono anche rivolto personalmente alle autorità di Kiev per domandare lo stop immediato di queste terribili uccisioni. Il Ministro dell’Ambiente ucraino ha risposto dopo molto tempo dicendo sostanzialmente che andava tutto bene, tant’è che dalle sue parole l’Ucraina ne usciva come il paradiso dei cani randagi. Purtroppo il grosso della strage era già stato commesso.

 

E’ vero lo sport è una manifestazione di condivisione umana bellissima, forse una delle più belle forme dello stare insieme. Ma quando tutto questo viene inquinato dagli affari a tutti i costi e sporcato con il sangue di poveri animali innocenti, allora diventa una cosa ripugnante. Per quanto mi riguarda, gli Europei di calcio 2012, non incarnano niente di europeo né tanto meno di sportivo. Per questo motivo, anche se da italiano lo dico a malincuore, aderisco alla campagna internazionale Boycott Euro 2012, perché il calcio non può e non deve essere la scusa per versare tanto sangue. La strage compiuta in Ucraina ha macchiato in modo indelebile questa competizione sportiva che, ripeto, non ha niente dei valori di umanità proprio del concetto di “europeo”.

Andrea Zanoni

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