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Zanoni e Puppato (PD): “Zaia dovrebbe sapere che i lupi non sono cani randagi, il Ministero dell’ambiente boccia il Piano regionale sul Lupo che prevede catture e sterilizzazioni.”

La regione del Veneto in data 25 luglio ha trasmesso al Ministero dell’ambiente la delibera della Giunta Regionale, la n. 1080 del 13 luglio 2017 con oggetto “:Gestione della specie lupo (Canis lupus) in Veneto – Proposta di adozione del regime di deroga previsto dall'art. 19, comma 2, della Legge 157/1992 e dall'art. 11 del D.P.R. 357/1997.”

Il tutto è nato sotto la spinta dell’approvazione della mozione targata Lega/Fratelli d’Italia (Finco/Berlato) da parte del Consiglio regionale dell'11 luglio 2017 per l’uscita della regione Veneto dal progetto europeo Life Wolfalps sulla tutela e gestione del lupo in Italia, uscita che prevede la rinuncia degli importanti finanziamenti comunitari.

Nel piano venivano previste delle deroghe al regime di protezione del Lupo previsto dalla Direttiva UE Habitat quali la “cattura ai fini di successiva captivazione permanente in struttura idonea (recinto) da individuare/costruire ex novo sulla base delle indicazioni dell’ISPRA, previa sterilizzazione degli  esemplari catturati”; sia la “cattura ai fini di successiva traslocazione in altro sito idoneo non interessato da rilevante attività di allevamento zootecnico sulla base di indicazioni dell’ISPRA;”

La Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’ambiente ha risposto alle richieste del Veneto affermando chenon si ritiene allo stato attuale di poter valutare la richiesta in oggetto. A margine di ciò si segnala che il “Progetto per un piano di gestione della specie lupo in Veneto” presenta diverse carenze di istruttoria rispetto ai requisiti posti dal DPR 357/97 al fine della valutazione ed eventuale autorizzazione di una deroga.”

“La decisione della Regione di uscire dal progetto europeo LIFE WolfAlps hanno  dichiarato Andrea Zanoni e Laura Puppato consigliere e senatrice dem – ha messo in discussione tutte quelle misure ed attività necessarie ad arginare le predazioni di greggi e mandrie come le recinzioni e la dotazione di cani pastore specializzati, con i relativi indennizzi, utili a ristorare gli allevatori interessati da danni economici. Ora la regione non sa più che pesci pigliare e in modo schizofrenico, dopo aver approvato in conferenza Stato-Regioni l'impossibilità di concedere deroghe a singole regioni su progetti di questa natura nazionale, le chiede inventandosi catture e recinti per lupi da detenere in cattività e le sterilizzazioni, come se si trattasse di cani randagi. Zaia dovrebbe sapere che i lupi non sono cani randagi. Era perciò scontata la risposta del ministero che ha cassato queste bizzarre soluzioni dichiarate improponibili ed inaccettabili già nel 2014 dallo stesso ISPRA, organo statale tecnico scientifico demandato a indicare le misure  utili per contrastare le predazioni. Se si vuole affrontare il tema del Lupo e delle predazioni seriamente bisogna evitare di agire sotto l’azione dell’emotività utilizzando un approccio scientifico in modo da salvaguardare sia il Lupo che gli allevatori.”

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