“Per la legge 48 che individua le misure per l'attuazione coordinata delle politiche antimafia - proseguono i consiglieri - si assiste a un decremento di stanziamenti pari al 28% (dai 107,5 mila del 2023 ai 77,5 per il 2024). Ma se pensiamo che nel 2020 la somma messa a disposizione era di 170 mila euro, siamo di fronte a tagli giganteschi in pochi anni. Lo stesso vale per la legge 9 per la promozione della legalità, con un decremento da 713 a 700 mila euro. E anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un dimezzamento abbondante dei finanziamenti, che nel periodo 2018-2019 superavano il milione e mezzo di euro. Infine, la legge per la Polizia Locale e la sicurezza subisce una diminuzione di risorse pari al 70%, passando dai 329 mila euro dello scorso anno ad appena 103 mila euro”.
Secondo Zanoni e Luisetto “Evidentemente gli allarmi del capo della DDA, Bruno Cherchi, i filoni di indagine aperti, il fatto che attualmente in Veneto sono sottoposte a processo per crimini mafiosi ben 400 persone, e gli scenari allarmanti emersi da importanti inchieste giornalistiche, sono per questa Giunta come acqua fresca. Ecco perché in sede di commissione abbiamo votato contro questo bilancio”.