Venezia, 22 settembre 2021
“Se Draghi lancia nuovamente l’allarme sul rischio infiltrazioni sui fondi del Recovery occorre essere prudenti con il nuovo codice antimafia: snellire troppo le procedure potrebbe essere un autogol”. È quanto affermano Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico e presidente della commissione Legalità a Palazzo Ferro Fini insieme alla collega Anna Maria Bigon. “Sicuramente per accelerare la ripresa è necessario fare quelle riforme necessarie a velocizzare gli investimenti, stando però bene attenti ai potenziali pericoli di infiltrazioni visto che i soldi in arrivo sono davvero tanti.
“E per contrastare efficacemente le organizzazioni criminali – sottolineano – è indispensabile in primis rafforzare gli organici di magistrati e funzionari amministrativi; le mafie si combattono con i fatti più che con i protocolli. Lo stesso procuratore antimafia Bruno Cherchi li ha definiti ‘aria fritta’ perché i patti siglati dai prefetti con le associazioni di categoria dei piccoli imprenditori non hanno portato ad alcuna segnalazione, nonostante i casi Nei mesi scorsi abbiamo anche presentato una mozione per potenziare gli organici delle Procure venete, in grave sofferenza. Basti pensare che a Treviso solo la scorsa settimana è stato designato il nuovo Procuratore capo, Marco Martani a cui facciamo gli auguri di buon lavoro; una carica rimasta scoperta per quasi un anno, dopo il pensionamento di Michele Dalla Costa. Una carenza di organico, ribadita dallo stesso Martani e destinata ad aggravarsi nuovamente a ottobre, quando uno dei sostituti, Massimo Zampicinini, andrà al Tar”.
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