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Zanoni e Bigon (PD): “In 20 giorni quattro autorizzazioni per nuovi impianti per una sola azienda: fermare la folle corsa al fotovoltaico su suolo agricolo”

Venezia, 27 ottobre 2021

“La legge per limitare il fotovoltaico su suolo agricolo rischia di arrivare fuori tempo massimo: nelle ultime due settimane la Giunta ha dato il via libera alla costruzione di due nuovi impianti dopo averne approvati altrettanti a inizio mese, sempre facenti capo alla stessa azienda. È innegabile che questo sta diventando un business speculativo, mascherato dalla necessità di produrre energia pulita, grazie anche all’inerzia della Regione”. Così Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, consiglieri regionali PD, intervengono sul boom di pannelli solari ‘a terra’ in Veneto, dopo la doppia autorizzazione a Merlara e Anguillara nel Padovano, che fa seguito a quelle di inizio ottobre per Salara, in Polesine e Casier, nella Marca.

 

“Richieste presentate tutte dalla stessa azienda, che sta attendendo l’esito della Via per ulteriori tre impianti, tutti nel Rodigino: due a Villanoba del Ghebbo e l’altro a Canda. Si tratta di un’impresa costituita da poco più di un anno e che evidentemente ha fiutato l’affare vista l’assenza di una normativa adeguata, dando un’ulteriore accelerata prima dell’approvazione della legge, il cui iter è appena iniziato in Commissione. Tuttavia – sottolineano – per ridurre i danni e salvaguardare la poca campagna ancora rimasta, sarebbe sufficiente seguire quanto previsto dal Ptrc, approvato poco più di un anno fa. Gli articoli 31 e 32, infatti, indica come prioritarie per l’installazione di questi impianti le aree degradate come cave, siti industriali e discariche, di cui in Veneto c’è abbondanza”.

 
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