ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Zanoni : “Il Comune di Cimadolmo scherza con il fuoco. La Demolizione della casa del fascio e casa Masetto prima del parere dell’avvocatura mette a rischio il finanziamento pubblico.”

In merito alla vicenda delle possibili irregolarità sui lavori finanziati dal Miur relativi ai lavori sulla  scuola media ex casa del fascio e della Casa Masetto di Via Roma a Cimadolmo,  ho voluto vederci chiaro anche in seguito alle dettagliate relazioni della Capogruppo di minoranza, Germana Bonotto di Cimadolmo Cambia.

 Gli uffici regionali mi hanno informato che “preso atto delle argomentazioni del Comune e tenuto conto delle modifiche normative intervenute in relazione al concetto di “ristrutturazione edilizia”  è stato trasmesso uno specifico quesito all'Avvocatura regionale relativo alla coerenza dell'intervento di demolizione e ricostruzione approvato dal Comune con il grado di protezione assegnato all'edificio già sede della scuola media, oggetto di intervento unitamente alla Casa Masetto.”

Questa iniziativa del Dirigente dell’Unità Organizzativa Edilizia della Regione Veneto era stata comunicata anche al Sindaco del Comune di Cimadolmo già il 4 ottobre 2016 scorso con la quale lo si avvisava che in caso di inadempienze da parte del Comune poteva essere attuato il dispositivo della convenzione Regione/Comune di Cimadolmo che all’articolo 12 prevede anche la revoca del contributo pubblico.

Ora il comune ha dato il via alla demolizione dei due edifici contigui iniziata lunedì 24 e terminata martedì 25 ottobre senza attendere l’esito del parere dell’Avvocatura Regionale, chiesto dall’Unità Edilizia proprio perché le puntuali obiezioni sollevate dalla Capogruppo Bonotto non erano prive di fondamento. Quella di procedere noncuranti dell’esito di questo chiarimento legale la ritengo perciò un’azione poco responsabile e rischiosa. Il sindaco si rende conto dei rischi che corre se questo parere sarà a lui negativo?

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