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Zanoni (PD): “Sì agli insediamenti tecnologici, ma senza cementificare altri 300 ettari. Il Veneto è pieno di aree dismesse da riqualificare!”

Venezia, 5 ottobre 2021

“Ben vengano gli investimenti come quello, ipotizzato, di Intel ma non possiamo pensare di cementificare altri 300 ettari di suolo: il Veneto è già al limite. Abbiamo 11mila capannoni vuoti e tante aree dismesse da riqualificare!”. È quanto sostiene il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, commentando la manifestazione di interesse di Zaia per ospitare uno stabilimento del colosso californiano. 

 

“Nessuna contrarietà agli insediamenti tecnologici che possono portare ricchezza e occupazione, ma chiediamo a Zaia un minimo di attenzione per un territorio ambientalmente già martoriato. Per tre anni abbiamo avuto il primato italiano per incremento del consumo di suolo, certificato da Ispra, nel 2020 solo la Lombardia ha fatto peggio, ma sono stati comunque ‘mangiati’ ben 217743 ettari nonostante il lockdown, 682 in più rispetto al 2019 e con tre province fra le prime sei in Italia,  Vicenza, Padova e Verona. Proprio quelle in corsa, secondo indiscrezioni, per ospitare il sito Intel. Il tutto grazie a una legge sul consumo di suolo assolutamente inefficace e quindi inutile. Le alternative esistono: pensiamo alla zona industriale di Villorba oppure a Porto Marghera dove ci sono centinaia di ettari di attività dismesse in aree in parte già bonificate. Continuando a cementificare – aggiunge in chiusura Zanoni – andiamo a peggiorare quei fattori, come le emissioni di CO2, responsabili dei cambiamenti climatici, che negli ultimi anni hanno provocato danni gravissimi nella nostra regione”.

 

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