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Zanoni (PD): “Più tutele per gli animali d’affezione: presentato Pdl per contrastare maltrattamento, abbandono e randagismo”

Venezia, 3  marzo 2021

“Abbiamo presentato un progetto di legge per proteggere i nostri amici a quattro zampe da maltrattamenti e abbandoni, piaghe molto diffuse anche in Veneto. Chiediamo l’introduzione di divieti stringenti e sanzioni più severe e maggiori fondi per chi si occupa del loro benessere: difendere gli animali di affezione è una questione di civiltà”. A dirlo è Andrea Zanoni, primo firmatario del Pdl ‘Norme per la tutela degli animali d’affezione e per il contrasto del maltrattamento, dell’abbandono e del randagismo’, sottoscritto da tutti i colleghi del Partito Democratico (il capogruppo Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis) e dagli altri consiglieri di opposizione (Cristina Guarda di Europa Verde, Elena Ostanel del Veneto che Vogliamo, Erika Baldin del Movimento Cinque Stelle e dallo speaker delle minoranze Arturo Lorenzoni).  

 

“Il numero di animali d’affezione è in continua crescita: al 31 dicembre 2020 erano ben 852.694 i cani iscritti all’anagrafe canina del Veneto, una media di oltre uno ogni sei cittadini, verosimilmente uno ogni due famiglie”. Nel dettaglio al primo posto troviamo Treviso (174.943), quindi Padova (169.157), Vicenza (163.039), Verona (140.046), Venezia (122.321), Rovigo (48.125) e Belluno (34.463). “In aumento, però, sono anche i casi di maltrattamento: leggiamo troppo spesso episodi di estrema e assurda crudeltà, così come delle difficoltà in cui versano le strutture di ricovero per animali abbandonati. Questo Pdl sancisce anzitutto il loro diritto alla dignità in quanto esseri viventi e le misure al suo interno sono conseguenti”.

 

Il Pdl, che andrebbe a sostituire l’attuale legge regionale 60/1993, è composto da 35 articoli suddivisi cinque Capi, in cui, oltre ai principi generali, vengono definite le funzioni degli enti locali (Regione, Province, Città metropolitana), delle Ulss e delle associazioni di protezione e tutela. “La Giunta – spiega Zanoni –  deve, ad esempio, adottare il Piano triennale degli interventi di educazione sanitaria e zoofila, controllo demografico e prevenzione del randagismo, fissare i requisiti per le strutture di ricovero ed erogare ai Comuni i fondi per i rifugi di cani e gatti; mentre le Ulss sono chiamate a promuovere, con le associazioni animaliste, campagne per l’adozione e per la sterilizzazione canina e soprattutto felina”. Ampio il capitolo riguardante i divieti, un articolo e 33 commi. “Sono previste sanzioni severe per chi tiene i cani e gatti alla catena, per il taglio di coda e orecchie, per l’utilizzo collari elettrici e la detenzione di equini e bovini senza adeguati ripari. Sono inoltre vietate le operazioni di selezione o di incrocio tra razze per svilupparne l’aggressività, la messa in palio di esemplari durante fiere o sagre, l’allontanamento dei cuccioli di cani dalla madre prima di 60 giorni e l’esplosione di botti e fuochi artificiali in parchi, giardini e aree protette”. 

 

Il Pdl prevede poi l’istituzione dell’Anagrafe regionale con obbligo di microchip anche per i gatti e viene creato un nuovo organismo l’Ardav (Area regionale dei diritti degli animali nel Veneto), a cui partecipano enti locali, Ulss e i rappresentanti di associazioni di protezione. Ulteriori novità riguardano l’accesso degli animali negli ospedali e nelle case di riposo e la possibilità per le associazioni di tutela di rivolgersi alle mense pubbliche, supermercati e negozi per il prelievo di residui ed eccedenze di cibo. “È un insieme di norme – sottolinea in chiusura – che puntano a migliorare significativamente il benessere degli animali, considerati ‘esseri senzienti’ dal trattato Ue di Lisbona, per cui auspichiamo un consenso trasversale: è l’ora della concretezza, non bastano foto e dichiarazioni di circostanza da mettere sui social per acchiappare qualche ‘like’ in più”.

 
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