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Zanoni (PD): “La Regione approva l’ampliamento delle cave applicando la legge a intermittenza. Quello che vale per cava Padernello non vale per cava Morganella: quanti altri casi del genere ci sono in Veneto?”

Venezia, 29 maggio 2021

“Il rispetto della legge sulle cave del 1982 vale, giustamente, per stoppare l’ampliamento di quella di Padernello a Paese mentre viene snobbato per la Morganella, nello stesso comune. È l’ennesimo indizio di qualcosa che non quadra sull’intera vicenda e su cui la Giunta Zaia continua a non dare risposte. Abbiamo depositato una nuova interrogazione per sapere le ragioni dei due pesi e due misure della Commissione regionale Via”. Lo dichiara Andrea Zanoni, consigliere PD a Palazzo Ferro Fini e primo firmatario dell’interrogazione sottoscritta anche da tutti gli altri esponenti di opposizione: Giacomo Possamai, Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis (PD); Elena Ostanel (VcV); Cristina Guarda (Europa Verde); Erika Baldin (M5S) e il portavoce Arturo Lorenzoni

 

“Troviamo singolare questo comportamento – sottolinea Zanoni – perché i casi sono pressoché identici. Il parere negativo all’approfondimento fino a 55 metri della cava Biasuzzi a Padernello della Commissione regionale Via fu motivato con il mancato rispetto delle prescrizioni previste dall’articolo 44 (comma 1- lettera g) della legge del 1982: la profondità massima raggiungibile sulla base dei calcoli preliminari effettuati dalla sezione Geologia e Georisorse era infatti 29,30 metri. La Giunta prese atto del doppio parere negativo della Via, a settembre 2014 e marzo 2015, e quindi l’ampliamento venne bloccato. Niente di strano, anzi. Perché non accade la stessa cosa con Cava Morganella? In questo caso, in base alla legge, dai 40 metri attuali, lo scavo in profondità non può andare oltre i 43 e invece il progetto prevede di arrivare a 60 sotto il piano campagna! Perché stavolta la Commissione si è espressa favorevolmente, sebbene non all’unanimità, sia ad aprile 2013 che a marzo 2015? Vogliamo conoscere i motivi alla base della deroga, se ci sono situazioni analoghe in Veneto o se è un provvedimento ad hoc per Cava Morganella. È però inquietante vedere come la Regione Veneto e la relativa Commissione Via abbiano applicato a intermittenza la stessa legge, per approvare o bloccare due progetti identici, ricadenti nel medesimo comune ed esaminati addirittura nella stessa seduta. La legalità è una cosa seria e non interpretabile a proprio piacimento”. 

 
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