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Zanoni (PD): “Casse sul Piave, la Regione ha deciso in autonomia il sito delle Grave di Ciano. Altro che contratto di fiume e concertazione!”

Venezia, 22 giugno 2021

“Sulle casse di espansione del Piave l’assessore Bottacin continua a parlare di concertazione, ma dice una bugia. Il sito di Ciano del Montello è stato individuato dalla Regione senza tener conto delle indicazioni del territorio. Come fa a parlare di condivisione se in una decina di Comuni (Crocetta del Montello, Cornuda, Valdobbiadene, Montebelluna, Vidor, Caerano San Marco e Volpago del Montello) i rispettivi Consigli, tutti guidati dalla Lega, hanno votato all’unanimità ordini del giorno in cui si chiede di attivare lo strumento del contratto di fiume indicando soluzioni alternative alle Grave, in primis Ponte di Piave?  Questi atti sono stati inviati al presidente della Repubblica, alla Regione e all’Autorità di bacino: perché le comunità locali non vengono ascoltate?”. A chiederlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che ha a sua volta replicato all’assessore Bottacin dopo la risposta all’interrogazione sulla delibera 302 dello scorso 16 marzo riguardante l’avvio delle procedure per la progettazione delle opere. 

 

“L’assessore Bottacin insiste nel parlare di confronto, se questi sono i risultati forse c’è qualcosa che non va. Il contratto di fiume ha senso se è un percorso decisionale dove si coinvolgono i Comuni e poi alla fine si arriva a una soluzione la più condivisa possibile. Qua invece fa tutto la Regione. L’assessore Bottacin, particolarmente nervoso sul tema, ha provato ancora una volta a fare lo scaricabarile, ma il sindaco di Crocetta, della Lega, ha impugnato la delibera della Regione, non un atto dell’Autorità di bacino. La messa in sicurezza del territorio è importante e, proprio per questo, chi vive sul territorio va assolutamente ascoltato”. 

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