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Zanoni (PD): “All’Isola della Certosa ancora una strage di nidi con uova e pulcini”

Venezia, 29 giugno 2021

“Ancora nidi distrutti, incuranti della presenza di uova e piccoli. L’ultimo episodio è avvenuto all’Isola della Certosa, all’interno di alcuni capannoni che dovrebbero essere adibiti a sfilate di moda in occasione del G20 in programma tra due settimane a Venezia. Non so se sia questa la ragione, ma le foto che ho ricevuto non lasciano spazio a dubbi su quanto accaduto. Perché tanta crudeltà gratuita, perché non vengono contattati i Cras?”. La denuncia arriva dal consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni a cui si sono rivolti i volontari di alcune associazioni ambientaliste. “Dalle immagini sembra si tratti di nidi di ballerine bianche, rondini balestrucci e piccioni torraioli. Trovo aberrante che ancora oggi ci sia gente che non si faccia alcuno scrupolo nell’agire così: eppure è di dominio pubblico, lo sanno anche i bambini, che i nidi e il loro contenuto sono protetti. Ricordo che la distruzione di nidi, uova e pulcini costituisce reato ai sensi dell’articolo 30 della legge 157/92 sulla tutela della fauna selvatica, considerata patrimonio indisponibile dello dello Stato e sulla base dell’articolo 544 bis del Codice penale sull’uccisione e il maltrattamento di animali”.

 

A questo proposito il consigliere PD fa sapere di aver allertato la Polizia provinciale della Città metropolitana di Venezia. “Ho segnalato quanto accaduto, inoltrando le fotografie ricevute e chiedendo un intervento immediato. Dopo una lunghissima trafila sono riuscito a parlare con il comandante, rintracciato al numero personale durante le ferie, che mi ha gentilmente messo in contatto con un agente. Ma è stata un’attesa infinita perché il numero telefonico presente sul sito rimanda a una segreteria dove si aspetta senza ottenere risposta. Ho iniziato alle 10.30 per finire quasi a mezzogiorno, facendo una decina di chiamate. Così non va perché alla fine un cittadino, comprensibilmente esausto, si arrende e lascia perdere”.

 
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