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Uccisioni Ibis eremita a Verona – Zanoni (Pd): “Cosa intende fare la Giunta per tutelare questa specie in via di estinzione, visto che in Veneto queste uccisioni restano impunite? Presentata interrogazione”

Arv) Venezia 19 dic. 2022  – “Da decenni, purtroppo, la migrazione dell’Ibis Eremita attraverso il Veneto rappresenta un serio pericolo per questi rarissimi esemplari in via di estinzione, a causa della presenza di doppiette senza scrupoli”.

L’allarme viene lanciato da un’interrogazione del consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, sottoscritta anche dai colleghi Anna Maria Bigon (Pd), Cristina Guarda (Europa Verde) e Arturo Lorenzoni, Portavoce dell’opposizione.

“Di recente – ricorda il primo firmatario dell’interrogazione – due giovani Ibis, registrati e identificati con tanto di anello di riconoscimento, e parte di uno stormo di soli 15 membri, sono stati abbattuti mentre riprendevano il volo dopo essersi fermati per riposare in una zona agricola a sud di Verona. Le radiografie eseguite sui loro corpi hanno confermato che a causarne la morte sono stati diversi pallini di fucile da caccia. E molte altre uccisioni sono avvenute in questi 20 anni nel territorio veneto: in particolare nel Delta del Po, in provincia di Vicenza e in provincia di Verona”.

“Il territorio italiano è interessato dalla migrazione dell’Ibis eremita – spiega l’esponente Dem – La maggior parte degli esemplari che attraversano i nostri cieli raggiunge l’oasi naturale della laguna di Orbetello, in Toscana. Alcuni però stazionano, trascorrendovi alcune settimane, in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Lazio. Il progetto europeo di recupero e reintroduzione in natura dell'Ibis eremita (Geronticus eremita), specie che si era estinta in Europa e che è stata inserita nella lista rossa dell'Unione mondiale per la conservazione della natura (IUCN), è stato avviato nel 2002, con la denominazione ‘Waldrappteam’. All’inizio del 2022, dopo 20 anni di sforzi di reintroduzione, nelle Alpi europee si è registrata la presenza di 200 esemplari. Visti gli incoraggianti risultati, il progetto è stato sempre rinnovato e nel 2022 si è evoluto nel ‘LIFE20 Northern Bald Ibis’, il quale prevede che questa popolazione di volatili dovrà diventare autosufficiente entro il 2028 e sopravvivere per lo più senza l’intervento umano”.

“Nel Piano d’azione nazionale per la lotta agli illeciti contro gli uccelli selvatici, del ministero dell’Ambiente, il Delta del Po, in Veneto, risulta essere uno dei siti che necessitano di maggiore tutela e controllo da parte delle istituzioni preposte (cd. ‘black spot’), date le ripetute uccisioni di specie protette con fucili da caccia” – sottolinea Zanoni che chiede nell’interrogazione “quali urgenti e decisivi interventi la Giunta regionale intende mettere in atto per far cessare, una volta per tutte, questa grave e intollerabile mattanza di una specie che rischia la definitiva estinzione?”.

 

 
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