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Stabilimento balneare “Acquarius”, Zanoni (PD): “Nuovo permesso in mancata osservanza Direttiva ‘Habitat’. La Regione intende intervenire?”.

Stabilimento balneare “Acquarius”, Zanoni (PD): “Nuovo permesso in mancata osservanza Direttiva 'Habitat'. La Regione intende intervenire?”.

 
“La Giunta regionale intende fare luce sui motivi della mancata osservanza, da parte del Comune di Venezia, delle procedure previste dalle Linee Guida nazionali per la Valutazione di incidenza – direttiva 92/43/CEE «Habitat» (cap. 1.12, pag. 58), al fine di garantire a cittadini, associazioni e comitati il diritto di partecipare, tramite la presentazione di osservazioni, a decisioni potenzialmente molto impattanti sull’ambiente e sull’habitat degli Alberoni del Lido di Venezia?”.
 
Il quesito, messo nero su bianco, è del consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, che ha presentato un'interrogazione riguardante “un ulteriore permesso” rilasciato dal Comune di Venezia di costruire sul sito degli Alberoni, al Lido di Venezia, dove sorge lo stabilimento balneare 'Acquarius'.
 
“Già la realizzazione dello stabilimento fu molto contestata dai cittadini e dalle associazioni locali, essendo sorto – ricorda Zanoni – su un’area a dune tra le più preziose dell’Alto Adriatico, ricompresa nella cosiddetta Rete Natura 2000. Il TAR del Veneto aveva ritenuto illegittimo il conferimento del permesso di costruire, in ragione del fatto che non era stata posta in essere la Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA), procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi progetto che possa avere incidenze significative su un sito della Rete Natura 2000”.
 
Ora un nuovo permesso che, secondo l'esponente dem, viola le procedure previste dalle Linee guida nazionali per la Valutazione di incidenza – direttiva 92/43/CEE «Habitat». Il suddetto provvedimento dispone che (cap. 1.12, pag. 58): “Le Autorità competenti per la valutazione di incidenza si impegnano alla pubblicazione sui propri siti web, nella fase iniziale del procedimento, di tutte le informazioni rilevanti ai fini del processo decisionale concernenti la proposta da valutare, garantendo la possibilità di presentare eventuali osservazioni alla stessa. Il termine di presentazione delle osservazioni è di 30 gg. a decorrere dal momento della pubblicazione online. In caso l’Autorità competente richieda integrazioni o venga modificata la proposta, i 30 gg. decorrono nuovamente dal momento in cui dette informazioni vengono rese disponibili al pubblico. Nell’espressione del parere l’Autorità competente si impegna a valutare e a tenere adeguatamente conto dei risultati del processo di partecipazione del pubblico ed a fornire, mediante pubblicazione online, le informazioni sulla decisione adottata, il testo della decisione e/o dell’atto autorizzatorio, nonché i motivi e le considerazioni su cui essa si fonda”.
 

“Risulta allo scrivente – evidenzia Zanoni nell'interrogazione sottoscritta dai consiglieri PD Anna Maria Bigon, Francesca Zottis e Jonatan Montanariello – che la suddetta procedura sia stata del tutto omessa da parte del Comune di Venezia, privando in tal modo la cittadinanza del proprio diritto a partecipare esprimendosi, attraverso la presentazione di osservazioni, su progetti potenzialmente deleteri per i fragili equilibri ambientali che caratterizzano l’area naturalistica in questione”.

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