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SFRATTO DELLA COLLEZIONE COASSIN, ZANONI: “INCONCEPIBILE RISCHIARE DI PERDERE UN TALE PATRIMONIO, MI APPELLO A ZAIA AFFINCHÉ LA SALVI”

“Mi appello direttamente a Zaia affinché blocchi lo sfratto della collezione Coassin dagli spazi dell’ex Archivio di Stato in via Marchesan a Treviso”. Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico candidato alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre, chiede chiarimenti per capire il motivo della decisione di liberare gli spazi. 

“Il presidente Stefano Marcon chiarisca perché la Provincia di Treviso sta sfrattando la collezione Coassin, francamente non capisco questo accanimento contro un patrimonio culturale unico ed inestimabile – afferma il consigliere del Pd -. Una collezione di enorme valore, frutto di decenni di lavoro, rischia di andare perduta, trattandosi di materiali ed attrezzatore appartamenti al mondo dell’audiovisivo estremamente fragili e facilmente deperibili. La Provincia di Treviso aveva concesso lo spazio dell’ex Archivio di Stato nel 2012, con l’intenzione di preservare i materiali raccolti da Gabriele Coassin e promuoverne la conoscenza, ma ora se ne deve andare e non gli è stata proposta un’alternativa. Coassin ha già iniziato a spostare le sue cose, dovendo addirittura rivolgersi a dei parenti per reperire degli spazi per mettere in salvo le sue attrezzature”.

“Si presenta ora una situazione di estrema urgenza – spiega Zanoni -. Coassin, che si è rivolto direttamente anche a me per cercare di salvare la sua collezione, ora davvero non sa cosa fare. Trovo inconcepibile che si possa rischiare di perdere un patrimonio del genere, per questo mi appello direttamente al governatore Luca Zaia affinché intervenga per evitare che accada. La Regione deve cercare di risolvere questa situazione: visto che se si tratta di stanziare centinaia di migliaia di euro per le associazioni dei cacciatori (poi spesi anche per rinfreschi e cene a base di pesce anche a Venezia) non ci sono problemi, non vedo perché non si debba interessare di questo”.

“Sottolineo – chiude Zanoni – che Gabriele Coassin ha realizzato una struttura tecnica che non ha eguali a livello regionale e per digitalizzare, restaurare e rieditare prodotti foto e video di cui c’è estrema necessità in Veneto, data la presenza di fondi pubblici e privati video – ad esempio quelli della Mediateca Regionale, del Seminario Vescovile di Treviso e gli ottomila film dell’Art Film Festival di Asolo – che potrebbero essere rieditati e rimessi in circolazione come patrimonio nuovo da destinare alla collettività, ma anche essere commercializzati in ambito internazionale”. 

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