ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Santa Maria di Sala, operazione Black Delta. Zanoni (Pres. Comm. Legalità): “Plauso a magistratura e cittadino che ha denunciato. Non si tocchino le intercettazioni fondamentali per combattere il malaffare”.

Rivolgo innanzitutto un doppio ringraziamento va rivolto innanzitutto ai magistrati e alla Polizia giudiziaria inquirente: per le indagini condotte ma anche per il fatto che sono riusciti a raggiungere questo risultato malgrado le spaventose carenze di cui soffre la giustizia in termini di organici. E spero che il governo agisca per rafforzare le nostre procure e i tribunali, lasciando perdere la questione relativa alle intercettazioni, che costano all'una 3 euro al giorno e non possono rappresentare un problema. Anzi, al netto dell’esito processuale, questa vicenda dimostra ancora una volta che l’uso delle intercettazioni è fondamentale, anche nell’ambito della corruzione”.

Questo il commento del Presidente della commissione regionale per la Legalità, Andrea Zanoni, in merito all'operazione Black Delta che ha come epicentro il Comune di Santa Maria di Sala, nel Veneziano.

“Come emerge in modo inequivocabile, il malaffare nella politica e nelle istituzioni è ancora ben presente: l’Italia è uno dei Paesi dell’UE ai primi posti per corruzione. L’utilizzo delle intercettazioni va semmai implementato. Un secondo enorme plauso va a quel cittadino che in questa vicenda ha denunciato il malaffare: è grazie a lui, alla magistratura e alle intercettazioni che si è giunti agli arresti di Santa Maria di Sala. A questo proposito – conclude Zanoni – mi tornano in mente le parole del procuratore Cherchi quando si lamenta del fatto che in Veneto la società civile e gli imprenditori denuncino troppo poco, soprattutto sul fronte delle infiltrazioni mafiose. Dobbiamo essere tutti più reattivi: in prima linea non ci devono essere solo i magistrati”.

 
 
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