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PROPOSTA DI MODIFICA CODICE DELLA STRADA, ZANONI (PD): “ZAIA VOLTA LE SPALLE AI SINDACI VENETI INVECE DI AIUTARLI NELLA LOTTA ALL’INQUINAMENTO DELL’ARIA”

Venezia, 21 marzo 2023. “La maggioranza della Seconda Commissione consiliare presieduta dalla leghista Silvia Rizzotto ha deciso di inviare in Consiglio la Proposta di Legge Statale numero 7 presentata dal Gruppo consigliare Pd Veneto avente ad oggetto “Modifiche al Nuovo Codice della Strada”, con la formula del “non passaggio al voto”, rappresenta la volontà della maggioranza di Zaia e dello stesso presidente della giunta regionale veneta di affossare una iniziativa che potrebbe dare fattivo aiuto a tanti Sindaci veneti sinceramente preoccupati per la salute dei loro concittadini sempre più gravemente minacciata dagli altissimi livelli di inquinamento atmosferico”.
 
“Durante i lavori della Commissione, i consiglieri leghisti si sono infatti mostrati accanitamente e irragionevolmente ostili all’implementazione di qualsiasi misura di limitazione del traffico, nonostante siano previste dal Piano dell’Aria da loro stessi approvato nella scorsa legislatura”.
 
“E’ tanto chiara quanto inconfessabile la volontà da parte della maggioranza di Zaia e dello stesso Presidente della giunta regionale di lasciare che l’incombenza dei provvedimenti antismog, spesso impopolari, continui a gravare unicamente sulle spalle dei poveri Sindaci i cui poteri, tuttavia, sono troppo limitati e troppo poco coordinati rispetto alla pervasività di un fenomeno come quello dello smog che non conosce confini amministrativi”.
 
Così il consigliere regionale Pd Andrea Zanoni primo firmatario della proposta di legge che assegna ai Presidenti di Regione il potere di adottare provvedimenti di limitazione del traffico oggi competenza solo dei singoli sindaci. Tra i sottoscrittori, i colleghi di partito Anna Maria Bigon, Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Jonatan Montanierello, Francesca Zottis e la consigliera di Europa Verde Cristina Guarda.
 
“Le ordinanze dei Sindaci variano a seconda del numero di abitanti. Come utenti della strada in certi periodi dell’anno dovremmo girare con un pacco di ordinanze sul cruscotto per orientarci nella giungla di questi provvedimenti” ribadisce Zanoni. “Ma poiché l’inquinamento dell’aria non conosce confini amministrativi è opportuno che tali provvedimenti assumano una dimensione sovra comunale e sovra provinciale diventando competenza dei Presidenti di Regione”.
 
“In commissione sono state chieste approfondimenti ad Arpav – continua – che ha evidenziato come a livello regionale il trasporto su strada incida per almeno il 21% sull’inquinamento. A ciò si aggiunga che nelle ore di punta nelle grandi città e nei grossi centri lo smog prodotto dai veicoli a motore costituisce un problema tale da spingere molti pediatri veneti a chiedere misure di tutela molto stringenti come limitazione di velocità a 30 chilometri orari e fasce interdette alle auto in prossimità di scuole e asili”. 
 
“Mandare in consiglio un progetto di legge senza il passaggio degli articoli è una pratica tanto rara ed inusuale da assumere un significato politico ben preciso: così facendo la maggioranza dice di non volerne nemmeno discutere perché non vogliono dare alcuna responsabilità al presidente Zaia il quale sguscia via ancora una volta. L’emergenza smog continueranno a scaricarla sui Sindaci” conclude.
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