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Zanoni (Pd): “Botti di Capodanno, ritrovato pastore tedesco a 200 chilometri da casa. Una storia da divulgare, per sensibilizzare chi utilizza i botti e per spingere definitivamente verso il divieto su tutti i territori”

(Arv) Venezia 19 gen. 2023 – “La storia di Black, il pastore tedesco scappato da Santa Giustina in Colle e ritrovato dopo 17 giorni a Legnago, dopo una fuga di 200 chilometri causata dallo spavento per i botti di Capodanno, è emblematica di un problema profondo. E va divulgata al massimo per sensibilizzare chi fa uso di petardi e chi, a livello politico ed istituzionale, ha il compito di intervenire a livello normativo”. La presa di posizione sulla vicenda è del Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che ricorda: “Da tempo ho proposto di abolire i botti nel Piano faunistico venatorio. E il loro divieto è previsto nella nostra proposta di legge, ferma nei cassetti della commissione Sanità, sugli animali d’affezione. Questa vicenda dimostra per l’ennesima volta quanto dannosi siano i botti: tutti hanno ancora in mente quanto accadde ad esempio a Roma due anni fa, con la morte di migliaia di storni che, spaventati, volarono al buio andando a impattare contro muri e cavi a causa delle esplosioni di Capodanno. Una festa che non può essere celebrata con questa abitudine incivile”.

“Proprio alla vigilia dell’ultimo San Silvestro – continua il Consigliere – assieme ai Consiglieri dell’Intergruppo Tutela Animali Anna Maria Bigon, Arturo Lorenzoni e Cristina Guarda, avevamo lanciato un accorato appello a tutti i sindaci per approvare ovunque dei regolamenti di divieto dei botti, validi tutto l’anno. Rinnovando al Governo e al Parlamento la richiesta di una legge nazionale. Bisogna agire urgentemente in questo senso. E, contemporaneamente, insistere con la sensibilizzazione: sono infatti certo che il 99% di chi usa i botti, lo fa senza essere consapevole delle conseguenze sugli animali”.

“La storia a lieto fine di Black – conclude Zanoni – diventa in questo senso testimonianza della gravità di questi comportamenti. Prenderne coscienza è il primo antidoto per evitare il ripetersi di questi casi, che di solito finiscono purtroppo nel peggiore dei modi”.

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