Oggi c’è una manifestazione nazionale contro la “Harlan” e la vivisezione proprio di fronte agli stabilimenti di Correzzana (Monza-Brianza). Dopo Green Hill tocca alla Harlan. Bisogna chiudere tutti i centri di allevamento e i laboratori dove poveri animali trovano la morte.
Appoggio con decisione la manifestazione nazionale organizzata dal Coordinamento Fermare Green Hill e dall’Associazione Freccia 45 per protestare contro la multinazionale Harlan, principale azienda coinvolta nella vivisezione, e dire ancora una volta No alla sperimentazione animale. Basta, è arrivata l’ora di dire stop a questa barbara pratica. Aver chiuso l’allevamento lager di Green Hill non deve essere un punto di arrivo bensì di partenza per una rivoluzione di civiltà che volti pagina per sempre con la vivisezione. Adesso diciamo No alla Harlan e ai suoi stabilimenti di morte.
La Harlan è una multinazionale americana specializzata nell’allevamento di animali per la sperimentazione animale ma anche come pets. In Italia sono presenti tre centri tra cui quello di Correzzana (che detiene primati). Tra le intenzioni degli organizzatori quello di far sentire la voce della crescente parte di persone che a guardare in silenzio non ci stanno. Persone, dicono sempre gli organizzatori, che pretendono subito un cambiamento. Nei siti web dei due gruppi è possibile informarsi sia dei pullman che partiranno da più città italiane che di altri particolari sulla manifestazione.
Recentemente ho presentato un’interrogazione parlamentare sul divieto di vendita di prodotti cosmetici testati sugli animali e per chiedere alla Commissione europea conto dell’attività dell’European Center for Validation of Alternative Methods ECVAM che si occupa di validare i metodi alternativi alla sperimentazione. I metodi alternativi sono il futuro, la vivisezione, con la famigerata Direttiva 2010/63/UE, dovrà appartenere al passato. E’ arrivata l’ora di guardare avanti in nome della civiltà.
Andrea Zanoni