ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Vietiamo per sempre i richiami vivi in Italia!

Dopo la consegna di 50mila firme contro i richiami vivi al Parlamento italiano da parte di Lipu-BirdLife, invito i miei colleghi deputati italiani a prevederne il divieto nella legge europea 2013. Poniamo fine una volta per tutte a queste barbare pratiche prima che a costringerci a farlo sia l’Europa!

 

Mi auguro che i miei colleghi al parlamento italiano rispondano con i fatti alle 50mila firme depositate in questi giorni per chiedere la messa al bando dei richiami vivi, una pratica anacronistica che spero presto venga vietata in tutta Europa. I richiami vivi vengono catturati nei roccoli ovvero impianti muniti di reti da uccellagione, mezzi di cattura proibiti dalla Direttiva “Uccelli” 147/2009/CE, e consegnati poi ai cacciatori per essere utilizzati come richiami nella caccia da appostamento, detenendoli per sempre in gabbie talmente piccole da non poter mai più aprire nemmeno le ali (VIDEO).

 

A Bruxelles ho già accompagnato ancora nel dicembre 2012 alcuni rappresentanti dell’associazione LAC e del CABS (Committee Against Bird Slaughter) alla consegna di numerose migliaia di firme alla presidente della commissione petizioni al Parlamento europeo per chiedere il divieto in tutta Europa dell’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi. Non è un caso se lo scorso 26 febbraio la Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’uccellagione e i richiami vivi, con una lettera di messa in mora del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik al Ministero degli Affari Esteri.

 

È dal 1996 che combatto questa vergogna tutta italiana con controlli e denunce fatte in veste di Guardia venatoria e ambientale volontaria, proseguita poi in Europa come eurodeputato dal settembre 2011. Si tratta di una battaglia di civiltà: non c’è bisogno di essere animalisti per sentire una fitta al cuore nel vedere queste migliaia di uccellini catturati, imprigionati e spesso mutilati.

 

Oggi 50mila firme in rappresentanza dei milioni di italiani che si sentono feriti, offesi e indignati di fronte a tanta atrocità, chiedono di mettere la parola fine una volta per tutte a questa barbarie. La parola adesso spetta alla politica.

 

Andrea Zanoni

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