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Vicenda Crisanti, gruppi di opposizione in Regione: “Urgente chiarezza: inaccettabile che la politica faccia la guerra alla scienza”

“Dopo il servizio di Report è tornato di grande rilievo sui media un tema sul quale abbiamo posto dubbi fin da subito, e cioè l‘utilizzo dei tamponi rapidi in regione Veneto durante la seconda ondata di Covid – denunciano le opposizioni unite, che specificano – D’altronde è noto come la nostra Regione sia stata tristemente tra le più colpite nel corso della seconda ondata, con uno dei rapporti più elevati tra il numero di decessi e il numero di abitanti. Ed è quindi nostro dovere analizzare i fatti per comprendere come sia potuto accadere”.
 
I consiglieri e le consigliere quindi continuano: “A tal fine come forze di opposizione in consiglio regionale abbiamo chiesto ripetutamente di fare chiarezza in merito ai dati a supporto delle scelte di privilegiare i tamponi rapidi rispetto ai tamponi molecolari, in modo difforme da quanto suggerito dalle circolari ministeriali. Dati che non sono mai arrivati, anche se Zaia sosteneva di essere in possesso di elementi che giustificavano la scelta. Alla luce però delle nuove evidenze emerse in questi giorni, il Presidente Zaia ha il dovere di venire urgentemente in Consiglio a rendere conto delle politiche adottate nel contrasto al Covid e anche della vera e propria battaglia politica e legale intentata contro il professor Crisanti”.
 
“Gli attacchi a Crisanti infatti gettano una luce allarmante sui rapporti tra la sanità veneta e i vertici dell’amministrazione regionale – continua l’opposizione – Quella che pare essere di fronte a noi è una guerra tra politica e scienza. Una cosa che non accadeva dai tempi del Medioevo, perché istituzioni e mondo scientifico dovrebbero collaborare e non sfidarsi a colpi di carte bollate. Sembra un match di pugilato, che però non è ad armi pari: a partire dall’utilizzo delle querele contro uomini e donne di scienza, che non ha alcun senso di esistere. A contare dovrebbe essere la salvaguardia dei cittadini, non dei singoli. Se Zaia ha sbagliato può serenamente ammetterlo, e non fare una battaglia a tutti i livelli contro chi lo critica. Riteniamo indispensabile che si faccia chiarezza assoluta sui fatti emersi in questi giorni, a partire dal livello di scontro nei confronti del professor Crisanti da parte di chi guida la nostra Regione”.
 
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