ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Strage di migratori, il governo maltese non sia complice dei bracconieri

(video del CABS Committee Against Bird Slaughter)

 

Dopo il mio recente intervento in commissione PETI Petizioni del Parlamento europeo con il quale ho apertamente chiesto alla Commissione europea di aprire una procedura d’infrazione nei confronti di Malta per il continuo bracconaggio agli uccelli migratori sull’isola (VIDEO), ho ricevuto molte email dai cittadini maltesi. Da una parte gli insulti e le minacce dei cacciatori, dall’altra i ringraziamenti di tanti cittadini onesti e stufi di subire le angherie dei bracconieri. I primi non meritano nemmeno una risposta. Ai secondi assicuro che la mia battaglia contro il bracconaggio e le cacce in deroga illegali volute dal governo maltese continuerà a 360 gradi e non si fermerà di fronte alle invettive di quattro figuri che si credono al di sopra della legge.
La situazione quest’anno è particolarmente spaventosa anche a causa delle deroghe concesse dal governo maltese. Ho partecipato ad un campo anti bracconaggio nel settembre 2012 con Birdlife Malta e i volontari del CABS (Committee Against Bird Slaughter). Ora siamo in primavera e i cacciatori stanno uccidendo migliaia di uccelli migratori, in particolare quaglie e tortore, grazie ad una leggina salva bracconieri.

In commissione Petizioni al Parlamento europeo ho chiesto apertamente alla Commissione di intervenire con una procedura d’infrazione e annesse sanzioni economiche visto che il governo maltese continua a fare orecchie da mercante ai continui solleciti di associazioni e cittadini. Molti cittadini da La Valletta mi scrivono che la politica sull’isola è connivente con questa situazione in quanto la caccia in deroga concessa viene utilizzata per attratte i voti dei cacciatori. A guardare i fatti, l’accusa potrebbe non essere così azzardata. Ad oggi il governo maltese ha previsto controlli assolutamente insufficienti a contrastare il bracconaggio diffuso sull’isola. Oltre a ciò, la quantità di uccelli cacciabile grazie alle deroghe previste è assolutamente ridicola in quanto, vista la “potenza di fuoco” dei cacciatori maltesi, è stata raggiunta solo dopo poche ore mentre la legge consente ben 20 giorni di caccia. Ho fatto la guardia venatoria e vi assicuro che ci stanno prendendo in giro. E questo l’ho detto forte e chiaro e chiaro al Parlamento europeo.

Le email di ringraziamento ed incoraggiamento che ho ricevuto dai cittadini maltesi che non ne possono più di questa situazione, mi confermano che sto percorrendo la strada giusta. Non è possibile che questi onesti cittadini siano costretti a vivere in un Far West venatorio e che, se continuiamo di questo passo, siano costretti a pagare anche di tasca loro le multe che presto arriveranno dall’Europa. Mi hanno scritto in molti anche da altri Paesi europei ringraziandomi del lavoro svolto e questo perché gli uccelli barbaramente abbattuti dai cacciatori maltesi non appartengono assolutamente all’isola ma costituiscono un patrimonio europeo. Si tratta, infatti, di uccelli migratori che in primavera transitano da Malta nel loro viaggio verso il resto d’Europa per raggiungere i luoghi di nidificazione e riproduzione. Succede quindi che migliaia di volatili, spesso protetti o magari in via d’estinzione e magari precedentemente tutelati nel contesto di un progetto conservazionista europeo, vengono uccisi da qualche delinquente maltese.

Ai cacciatori che mi insultano e minacciano rispondo solo che i loro attacchi non fanno altro che aumentare la mia determinazione ad andare fino in fondo. Cari bracconieri, vi invito a gettare le armi e ad arrendervi prima che sia la Commissione a suon di multe ad imporvelo. Se poi vi rimane un po’ di tempo, imparate anche un po’ di educazione.

In Europa non c’è spazio per il bracconaggio. Farò tutto il possibile affinché questa legge valga anche a Malta!

Andrea Zanoni

 

 

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