ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Serve presto una Direttiva Ue per il benessere degli animali da affezione

Si è tenuta il 29 ottobre a Bruxelles la “Conference on the welfare of dogs and cats in the Eu” durante la quale 400 persone provenienti da tutti i Paesi europei e coinvolte nella tutela degli animali d’affezione, hanno discusso di come aumentare le tutela dei nostri amici a quattro zampe in tutto il continente. Personalmente, dopo più di due anni di lavoro al Parlamento europeo e molti casi di maltrattamento e uccisioni, in particolare di cani randagi, di cui mi sono occupato in diversi Paesi europei, sono convinto che ci sia un solo modo di garantire agli animali d’affezione standard minimi di tutela: una vera e propria direttiva Ue.

 

Il successo della conferenza evidenza come la tutela degli animali da affezione sia un argomento sempre più sentito in tutta Europa. La mobilitazione internazionale contro lo sterminio dei randagi in Ucraina in occasione dei campionati di calcio europei 2012 o contro la legge ammazza randagi in Romania, ne sono due esempi lampanti. Sempre più cittadini europei si sentono scandalizzati di fronte a queste crudeli e assurde violenze e chiedono alle istituzioni che li rappresentano a livello comunitario di fare qualcosa.

 

Purtroppo mi sono trovato spesso a combattere contro i mulini a vento visto che ad oggi manca una normativa comunitaria che fissi standard obbligatori minimi in tutti i Paesi membri e pene severe per i casi di violenze nei confronti dei randagi. Proprio la gestione del randagismo, infatti, costituisce una piaga in molti Paesi europei, come in Romania ma non solo. Anche in Italia, penso ai numerosi casi segnalatemi in Sicilia o Puglia, ancora oggi troppi cani e gatti vengono maltrattati, se non peggio, nelle nostre strade.

 

Ecco che armonizzare le normative in Europa sulle tutele degli animali d’affezione e sulla gestione del randagismo costituisce un passo fondamentale e sono più che soddisfatto che questa è la conclusione a cui si è arrivati nella conferenza tenutasi martedì a Bruxelles. Dobbiamo essere in grado di aprire una procedura d’infrazione e comminare sanzioni economiche pesanti a quel Paese le cui autorità non garantiscano determinate tutele ai propri animali d’affezione. Episodi di violenza ingiustificabile come quelli denunciati in Romania e purtroppo anche in Italia non possono più accadere nell’Europa del XXI secolo. Questa è una delle battaglie che continuerò a combattere in Europa, fino al giorno in cui non avremo una direttiva europea che stabilisca standard chiari e sacrosanti per tutti gli animali d’affezione del continente.

 

Andrea Zanoni

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