ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Liberate il Capitano Watson!

Le autorità tedesche liberino Paul Watson, un eroe ambientalista arrestato solo per motivi politici. L’accusa di violazione del traffico marittimo avanzata dal Costa Rica, Paese che ha chiesto l’estradizione di Watson, fondatore del gruppo ambientalista Sea Shepherd arrestato a Francoforte in Germania, è assolutamente pretestuosa e va rigettata con forza. Fortunatamente la grande mobilitazione popolare internazionale ha già dato i primi frutti, con la Corte Regionale Superiore di Francoforte che ha concesso la libertà su cauzione al Capitano Watson per il periodo in cui prenderà in esame tutta la documentazione che il Costa Rica sarà in grado di produrre al fine di sostanziare le loro accuse non provate e tendenziose nei confronti del Capitano.

Il fondatore di Sea Shepherd è ritenuto dal Costa Rica responsabile di un incidente marittimo nel 2002 durante la registrazione del documentario “Sharkwaters’” su un’operazione illegale di caccia agli squali per prelevarne le pinne e buttarne i corpi in mare, compiuta dalla barca Varadero. L’equipaggio del Varadero ha accusato gli ecologisti di aver attentato alla sua vita, ma la Ong sostiene di avere un video che smentisce queste affermazioni. Per evitare la cannoniera guatemalteca, Sea Shepherd salpò quindi alla volta del Costa Rica dove scoprì altre attività illegali come l’utilizzo di tetri edifici industriali per far essiccare migliaia di pinne di squali.

Insomma ci troviamo di fronte ad un tentativo pretestuoso di punire un eroe ambientalista per essersi messo di traverso ad un traffico illegale e sanguinario come quello del commercio di pinne di squalo. Si tratta in gergo del “finning”, ovvero la barbara pratica dell’asportazione delle pinne degli squali a bordo dei pescherecci, una pratica contro la quale in Europa stiamo lottando apertamente. Io stesso sono stato relatore del relazione “sulla proposta di Regolamento relativo all’asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci” approvata a larghissima maggioranza dalla commissione Ambiente il 25 aprile scorso e con la quale vogliamo mettere fine a questo fenomeno almeno nei mari europei.

Per questo motivo consegnare Watson al Costa Rica, oltre che calpestare i diritti di quello che va considerato un eroe ambientalista, renderebbe un Paese europeo complice di una persecuzione dettata soltanto da interessi politici e nient’altro. Il finning rappresenta un reato contro il quale noi in Europa stiamo lottando anche grazie all’opera di denuncia internazionale che uomini come Watson fanno da anni anche a repentaglio della propria vita.

Andrea Zanoni

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