ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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L’Europa mette al bando per due anni i pesticidi ammazza-api

La Commissione europea ha deciso di vietare l’utilizzo di tre pesticidi neurotossici per porre fine alla strage di api registrata dalla metà degli Anni 90. Le api europee stanno scomparendo e questo mette a rischio l’intera biodiversità del continente. Sono soddisfatto per il risultato raggiunto e spero sia solo il primo passo verso il divieto totale all’uso dei neonicotinoidi.

Bruxelles ha deciso, a partire dal 1 dicembre 2013, di vietare per due anni l’utilizzo delle sostanze neurotossiche sulle colture preferite dalle api, come mais, colza, girasole e cotone, nonché sulle foglie degli alberi da frutto.Tre pesticidi neonicotinoidi, considerati mortali per le api, sono stati vietati nell’Unione europea con una moratoria di 2 anni, in attesa che si giunga al divieto definitivo. Sono stati interdetti l’Imidacloprid e Clothianidin prodotti dalla Bayer e il Thiamethoxam di Syngenta, dopo che l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare con sede a Parma (EFSA), con una ricerca approfondita e test mirati, ha stabilito evidenze scientifiche sulle conseguenze letali dei neonicotinoidi sulle api, anche a basse dosi. Il 16 gennaio 2013, l’EFSA ha rilasciato tre importanti pareri (1, 2 e 3) su altrettanti prodotti usati su vastissima scala contenenti neonicotinoidi, denunciandone un’elevata tossicità.

Hanno votato a favore del divieto Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia. Contrari, oltre all’Italia (che in una precedente votazione si era espressa a favore e oggi fa dietrofront giudicando troppo poco restrittivo il divieto), Regno Unito, Ungheria, Austria, Portogallo, Romania e Slovacchia. Si sono astenute Grecia, Irlanda, Lituania e Finlandia. In assenza di una maggioranza qualificata la Commissione ha deciso per uno stop temporaneo.

La moria di api a cui abbiamo assistito  negli ultimi vent’anni è considerata dalla comunità scientifica un rischio per l’intero ecosistema. I pesticidi hanno un effetto mortale sulle api, rendendole incapaci di ritrovare la strada per l’alveare: gli insetti vagano senza meta fino alla morte. Si riduce così anche la loro attività di impollinazione, che influisce sulla riproduzione dell’88% delle specie vegetali. Solo questo basta a far capire quanto importante sia la decisione presa dalla Commissione. La messa al bando di tre pesticidi letali per i preziosissimi insetti impollinatori dovrà essere solo il primo passo verso un divieto assoluto all’uso dei neonicotinoidi. Solo con una messa al bando totale potremo avere delle chance per salvaguardare l’ecosistema. Il 20 aprile 2012 il Parlamento europeo ha approvato un rapporto sulla salvaguardia della biodiversità di cui si deve tenere conto.

Andrea Zanoni

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