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L’AVANZATA DELLA MAFIA IN VENETO NON SI ARRESTA. IL PREFETTO DI VERONA VIETA AD ALTRE DUE AZIENDE DI FARE AFFARI CON LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER RISCHIO INFILTRAZIONI MAFIOSE

Anche il 2023 per la Prefettura di Verona è iniziato all’insegna dell’allarme “mafia” nel capoluogo scaligero: il Prefetto Cafagna ha infatti già emesso due interdittive antimafia nei confronti di due aziende, una di autotrasporti e una edile. Ciò significa che queste due imprese non potranno firmare alcun contratto con enti pubblici perché risultano già compromesse con la criminalità organizzata, in particolare con la ‘ndrangheta. Queste organizzazioni mafiose sono principalmente dedite a crimini economici e molto attive nel settore dei trasporti, edile e turistico-alberghiero. Il Veneto, per l’attrattiva che il grande giro d’affari in questi settori rappresenta, sta subendo una sempre maggiore pressione da parte della criminalità. Negli ultimi anni è riuscita a radicarsi a ritmo costante e crescente, complice il susseguirsi delle crisi e gli appetiti sul PNRR. Per la grande opportunità che questi fondi rappresentano nell’ottica del rilancio del Veneto in settori fondamentali come la Sostenibilità ambientale, la Sanità e la Tecnologia è vitale che tutte le istituzione compiano ogni sforzo per arginare questa avanzata terribile delle mafie sul nostro tessuto imprenditoriale. Andrea Zanoni
FOTO: Articolo dell’Arena di Verona del 9 febbraio 2023
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