ANDREA

ZANONI

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Inceneritore di Ca’ del Bue, il lungo addio

Lo stop all’inceneritore di Ca del Bue è un atto di buon senso e democrazia, nel senso che va nella direzione contraria all’assurdo incenerimento di rifiuti e accoglie la protesta decennale di migliaia di cittadini veronesi che una ciminiera di veleno a due passi dalle loro case non la vogliono né ora né mai. Con questa decisione, sia pur temporanea, il Consiglio veneto rispetta anche le indicazioni europee contrarie all’incenerimento dei rifiuti.

Il blocco temporaneo dell’inceneritore di Ca del Bue, in attesa del piano regionale per i rifiuti, fa tirare un sospiro di sollievo, nel vero senso della parola, a migliaia di veronesi preoccupati per la propria salute. Ma la battaglia non è ancora vinta.

Soltanto qualche giorno fa l’Italia è stata condannata per il superamento dei limiti di emissioni di Pm10. Ecco che lo stop all’inceneritore di Ca del Bue diventa una scelta quasi obbligata.

Su Ca del Bue ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea lo scorso febbraio vista la sordità dell’amministrazione comunale veronese che non ha voluto ascoltare i suoi cittadini preoccupati a tutta ragione della propria salute.

Inoltre ci tengo a sottolineare che al Parlamento europeo lo scorso maggio abbiamo approvato una relazione “per un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” con la quale abbiamo chiesto alla Commissione europea di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili.

Mi auguro che lo stop di questi giorni sia la prima tappa del lungo addio all’inceneritore di Ca del Bue del quale si sta ormai parlando inutilmente da troppo tempo. Per questo invito sia la Regione che il Comune di Verona a concentrarsi piuttosto su come migliorare ulteriormente la raccolta e il riciclo dei rifiuti.

L’obiettivo resta il Rifiuti Zero. Per esempio potrebbero agevolare l’apertura di un centro riciclo rifiuti come quello di Vedelago, in provincia di Treviso, centro che ci invidiano in tutto il mondo, dove viene riciclato il 100 per 100 dei rifiuti urbani creando materia prima che viene immessa nel mercato con tanto di profitto.

Andrea Zanoni

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