Sergio Bolognino del clan Bolognino, referente per il Veneto della cosca ndranghetista Grande Aracri è stato condannato ad altri 3 anni di reclusione e al risarcimento delle parti civili nell’ambito della maxi-indagine della Direzione Distrettuale Antimafia sull’Ndrangheta in Veneto che molti filoni ha scoperchiato di cui tutt’ora in corso le indagini. Quello dell’associazione per delinquere e dell’enorme giro di false fatturazioni aveva già portato i Bolognino a 20 anni di reclusione. Ma questa ulteriore condanna conferma che giorno dopo giorno in Veneto emergono fitte e articolate reti che le organizzazioni mafiose hanno intrecciato e tentano di consolidare con l’imprenditoria veneta. Il Veneto diventa sempre piu’ una lavatrice dove ripulire il denaro che le cosche mafiose ricavano da usura, estorsione ed evasione fiscale. Con questo clima è sempre piu’ concreto il rischio di attrarre meccanismi malavitosi anche nei grandi investimenti di denaro pubblico previsti per le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, per il PNRR e grandi opere infrastrutturali. Il Veneto riuscirà a sconfiggere le mafie o un po’ alla volta le considererà una via facile per trarne profitti? Andrea Zanoni
FOTO: Il Giornale di Vicenza del 30 novembre 2022
