
Sono molto soddisfatto del voto all’unanimità di oggi 25 settembre del Consiglio Regionale di approvazione dei due quesiti referendari contro nuove trivellazioni in Adriatico.
Oggi in aula ho ricordato i rischi ambientali e per l’economia locale in caso di un incidente nel mar Adriatico con fuoriuscita di petrolio, mare di dimensioni molto ridotte e con un ecosistema molto delicato, che ha una profondità inferiore ad esempio del Lago di Garda.
Ho ricordato i danni che potrebbe causare un incidente in mare ai settori del turismo e della pesca, con la cancellazione di migliaia di posti di lavoro, senza parlare del problema della subsidenza che in passato ha portato aree come il polesine a sprofondare addirittura di tre metri.
Ho inoltre ricordato l’incidente della BP nel Golfo del Messico che ha portato al risarcimento di 18,7 miliardi di dollari a causa di 7,3 miliardi di danni ambientali, all’ecosistema ed alla biodiversità; 5,5 miliardi dovuti per il disinquinamento delle acque; 4,9 miliardi di danni al settore del turismo e della pesca e un miliardo per i servizi resi dalle varie agenzie intervenute.
Alla luce della discussione credo andrebbero riviste le autorizzazioni e le concessioni dei siti di estrazione di metano di terra come quelli trevigiani di Nervesa della Battaglia e di stoccaggio del metano di Collalto di Susegana soprattutto alla luce dei recenti ed importanti fenomeni sismici verificatesi proprio a pochi chilometri da questi siti.
Va fatto valere il principio europeo di precauzione pertanto vanno studiate possibili interconnessioni tra queste attività e questi fenomeni. Tra l’altro nell’area di Collalto i cittadini hanno segnalato rumori a bassa frequenza che potrebbero essere connessi allo stoccaggio del metano.
Andrea Zanoni
Oggi in aula ho ricordato i rischi ambientali e per l’economia locale in caso di un incidente nel mar Adriatico con fuoriuscita di petrolio, mare di dimensioni molto ridotte e con un ecosistema molto delicato, che ha una profondità inferiore ad esempio del Lago di Garda.
Ho ricordato i danni che potrebbe causare un incidente in mare ai settori del turismo e della pesca, con la cancellazione di migliaia di posti di lavoro, senza parlare del problema della subsidenza che in passato ha portato aree come il polesine a sprofondare addirittura di tre metri.
Ho inoltre ricordato l’incidente della BP nel Golfo del Messico che ha portato al risarcimento di 18,7 miliardi di dollari a causa di 7,3 miliardi di danni ambientali, all’ecosistema ed alla biodiversità; 5,5 miliardi dovuti per il disinquinamento delle acque; 4,9 miliardi di danni al settore del turismo e della pesca e un miliardo per i servizi resi dalle varie agenzie intervenute.
Alla luce della discussione credo andrebbero riviste le autorizzazioni e le concessioni dei siti di estrazione di metano di terra come quelli trevigiani di Nervesa della Battaglia e di stoccaggio del metano di Collalto di Susegana soprattutto alla luce dei recenti ed importanti fenomeni sismici verificatesi proprio a pochi chilometri da questi siti.
Va fatto valere il principio europeo di precauzione pertanto vanno studiate possibili interconnessioni tra queste attività e questi fenomeni. Tra l’altro nell’area di Collalto i cittadini hanno segnalato rumori a bassa frequenza che potrebbero essere connessi allo stoccaggio del metano.
Andrea Zanoni