Un incendio di proporzioni mai viste prima sta interessando centinaia di ettari di bosco a Longarone nel cuore della provincia di Belluno. La vastità e la gravità di questo incendio è di tale portata che addirittura l’ASL della confinante Provincia di Treviso ha diramato un avviso indicando di non fare attività all’aperto e di tenere le finestre chiuse, il tutto anche a ben 70 chilometri dall’incendio. La siccità di questi mesi ha ridotto Veneto e Friuli Venezia Giulia come delle enormi polveriere con incendi quotidiani e fiumi in secca con danni ambientali epocali. Spero che la Regione Veneto fermi almeno tutti quei roghi che anche in questi giorni vengono autorizzati in deroga per i “panevin” di metà Quaresima, non mi sembra proprio il caso di effettuarli in questa drammatica situazione. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti ma nei tavoli decisionali internazionali continuano sempre a rimandare nel futuro le scelte energetiche e di sostenibilità che si dovrebbero fare subito. Andrea Zanoni
