ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Giornata Mondiale Alimentazione

Oggi cade la giornata mondiale dell’alimentazione. A fronte di dati sulla malnutrizione mondiale, mi unisco a quanto detto da Papa Francesco, ovvero che “è uno scandalo che ci sia ancora fame e malnutrizione nel mondo”. Eppure è così. Molte le cause di questo dramma senza fine, dagli squilibri mondiali alle guerre, dalle calamità naturali al cambiamento climatico, fino agli sprechi dei quali continua ad essere responsabile il mondo occidentale. Eppure tutti noi possiamo fare molto con le nostre scelte quotidiane, ad esempio limitando questi sprechi, oppure adottando una dieta più sana e al contempo sostenibile, e una dieta può essere sostenibile solo se prevede la riduzione del consumo di carne.

 

Adottare una dieta più vegetariana – se non completamente vegetariana – contribuirebbe ad invertire la rotta di un mercato alimentare mondiale oggi all’insegna delle aberrazioni più terribili. Il legame tra ciò con cui ci nutriamo e l’ambiente in cui viviamo è ormai evidente proprio a partire dalle nostre tavole. Bisogna infatti considerare che l’impatto che ogni alimento ha non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche a livello ambientale, considerato il ciclo di vita, ovvero le modalità con cui viene trattato prima di arrivare sulla tavola o le necessità di cottura collegate al suo consumo, in termini di dispendio energetico e di risorse. La doppia piramide mostra che i cibi più sani dal punto di vista nutrizionale sono anche quelli che hanno un impatto inferiore sull’ambiente, perché hanno un’impronta ecologica ridotta.

 

Scegliendo di consumare meno carne e più verdura, leguminose e frutta, si contribuirebbe in modo drastico anche a contrastare la fame nel mondo, viste le enormi quantità di cereali consumate per alimentare gli animali da allevamento che finiscono nei mattatoi e quindi sulle nostre tavole – tra l’altro spesso allevati in condizioni miserabili. Secondo un rapporto Eurispes 2013, sempre più italiani hanno fatto questa scelta: circa 3 milioni e 720mila hanno smesso di mangiare carne e addirittura l’1,1% di questi hanno eliminato tutti i prodotti di origine animale.

 

So che diventare vegetariano è una scelta personale e non facile, io l’ho fatta alcuni anni fa, ma di sicuro è un modo per vivere maggiormente in armonia con la natura, limitare il più possibile gli allevamenti intensivi che in tutto il mondo causano terribili sofferenze a milioni di animali e mettere la parola fine a questo “scandalo che ci sia ancora fame e malnutrizione nel mondo. Come si dice, la vita è fatta di scelte.

 

Andrea Zanoni

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