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Depositato esposto in Tribunale per i lavori della ex discarica di via Orsenigo. Disboscare un’area protetta dalla Regione in pieno periodo di nidificazione è un’operazione abominevole che va contro la legge.

Oggi 3 maggio 2023 Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto, Stefano Pelloni, Consigliere Comunale e Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale di Treviso, Mara Canzian, Delegata dell’Associazione OIPA Sezione di Treviso hanno depositato un nutrito esposto sui fatti relativi al disboscamento della ex discarica di Via Orsenigo a Treviso, avvenuto ad aprile, periodo di nidificazione degli uccelli e riproduzione della fauna selvatica.
I fatti sono di una gravità inaudita perché si sono verificati in un’oasi protetta dal nuovo Piano Faunistico Venatorio della Regione del Veneto, infatti l’area oggetto dell’esposto è un sito naturale tutelato come “zona di ripopolamento e cattura” ai sensi della legge regionale n. 2 del 28/01/2022, “Piano faunistico-venatorio regionale (2022-2027)” e ai sensi dell’art. 10 commi 4 e 8 lettera b) della legge 157/92, che recepisce la “Direttiva Uccelli” dell’Unione Europea, per consentire “la sosta della fauna, la riproduzione, la cura della prole”.
L’Articolo 5 della Direttiva 2009/147/CE prevede in merito agli uccelli:  “ il divieto: a) di ucciderli o di catturarli deliberatamente con qualsiasi metodo; b) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi; (…)  d) di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza (…)
L’articolo 21 comma 1 lettera o) della L.157/1992 prevede : “E’ vietato a chiunque: o) prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi e uccelli appartenenti alla fauna selvatica (…), distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova, nonché disturbare deliberatamente le specie protette di uccelli, fatte salve le attività previste dalla presente legge;” inoltre l’articolo 30 della L.157/92 sanziona penalmente questi divieti così come alcuni articoli del Codice Penale
“Con questo esposto ricco di documentazione anche fotografica chiediamo alla Magistratura di individuare i responsabili di quanto accaduto – dichiarano Zanoni, Pelloni e Canzian – e di provvedere in merito. La fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato, tutelata a livello comunitario da due Direttive, viene da queste particolarmente protetta nel periodo di nidificazione e riproduzione in particolare nelle oasi protette come questa, perciò i fatti accaduti sono di una gravità estrema. Ancor più grave è il fatto che nonostante il Comune di Treviso fosse stato informato ufficialmente di ciò che accadeva i lavori sono proseguiti come se nulla fosse. Una sospensione di nue mesi avrebbe evitato il peggio.”
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