ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Conferenza Basta agli inceneritori!

Oggi al Parlamento europeo (Bruxelles) parteciperò come relatore alla conferenza organizzata da “Global Alliance for Incinerator Alternatives” (GAIA) sull’importanza per l’Ue di smetterla di comprare crediti di emisisoni Co2 da inceneritori e discariche.

 

Sono pienamente convinto che bisogna porre fine a questo sistema perverso, oggi in essere, sistema che grazie alla normativa che contrasta i cambiamenti climatici incentiva involontariamente discariche e inceneritori nei paesi del sud del mondo.

Oggi ci sono valide ed importantissime alternative alle discariche ed agli inceneritori come quella della raccolta differenziata dei rifiuti e del loro riciclaggio.

Seppellire o bruciare i rifiuti è una cosa che l’umanità non si può più permettere a livello planetario, i rifiuti sono una risorsa importantissima che ci consente di risparmiare le risorse naturali sempre più scarse del nostro pianeta.
Oggi possiamo riciclare addirittura il 100 % dei rifiuti solidi urbani (è una definizione italiana x i rifiuti dei cittadini).

Esistono infatti dei centri di riciclo dei rifiuti dove arrivano i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, effettuata con il sistema del “porta a porta”, che riescono a riciclare il 100 % dei rifiuti urbani.

Ho visitato personalmente uno di questi centri, ubicato nella mia provincia di Treviso, nel nord est Italia dove da poco si riesce a riciclare anche la bestia nera dei rifiuti urbani, ovvero i pannolini per bambini e i pannoloni per le persone incontinenti.

Questo centro, oltre a produrre diverse tipologie di metalli, produce plastica fusa di piu’ tipi e diverse tipologie di sabbia utilizzata dall’industria dell’edilizia e del mobile, materiali molto richiesti ed esportati anche fuori dall’Italia.

I costi di smaltimento dei rifiuti urbani in questo centro sono molto convenienti. Per smaltire una tonnellata di rifiuto secco in questo centro si pagano circa 100 Euro la tonnellata; per incenerire gli stessi rifiuti un locale inceneritore (Aviano) chiede circa 800 euro la tonnellata, mentre i consorzi intercomunali locali  che smaltiscono i rifiuti in discarica chiedono circa 420 euro la tonnellata.

Attualmente l’impianto, di Vedelago, che offre lavoro a poco meno di un centinaio di persone, tratta circa 30.000 tonnellate l’anno di rifiuto pari a circa 100 tonnellate al giorno.

Centri come questi ci consentono di recuperare preziosi materiali.

1) a vantaggio dell’economia perché questi materiali vengono rimessi nel mercato risparmiando energia e risorse,

2) a vantaggio del risparmio di risorse del pianeta sempre più scarseggianti;

3) a vantaggio della salute e della tutela dell’aria troppo spesso inquinata dagli inceneritori.
Ricordo che in Italia l’Associazione ISDE Medici per l’ambiente lo scorso marzo ha lanciato una campagna per la tutela del latte materno. In Italia si sono registrati dei casi di mamme che in seguito all’analisi di laboratorio del proprio latte hanno scoperto la presenza di diossina, queste mamme vivono nei pressi di inceneritori italiani.

4) a vantaggio delle falde acquifere troppo spesso contaminate dalle discariche,

5) a vantaggio della lotta contro i cambiamenti climatici.

Perciò il Parlamento e la Commissione Europea, anche tramite il settimo programma per l’ambiente devono attuare delle chiare politiche che a livello europeo e mondiale prevedano la definitiva archiviazione degli inceneritori e delle discariche sostituendoli con i centri di riciclo e recupero dei rifiuti.

Naturalmente vanno riviste e armonizzate le attuali normative che in contrasto fra loro portano a dei risultati contrari a quelli che si prefiggono come viene evidenziato dal tema dell’odierna conferenza.

Andrea Zanoni

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