ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Air India resista alle lobby della vivisezione

Sembrava fatta e invece il peso della lobby della vivisezione è tornata a farsi sentire. La compagnia aerea Air India ci ha ripensato e si è rimangiata l’annuncio fatto qualche mese prima dello stop al trasporto di animali vivi destinati alla sperimentazione. Che pressioni sono state fatte alla compagnia per farle cambiare idea così in fretta? Difficile a dirsi, ma di sicuro si è trattato di pressioni  molto forti. E noi cosa possiamo fare? Dal punto di vista legislativo non molto purtroppo, ma ciò non ci impedisce di manifestare democraticamente il nostro dissenso e chiedere ad Air India di cambiare idea, un’altra volta. Dopo appena qualche mese, Air India torna sui suoi passi e si rimangia l’impegno di non prendere più parte alla catena di morte della vivisezione. Una decisione ultimamente presa da numerose compagnie aeree e navali, che di fronte a sollecitazioni mondiali da parte di chi, come me e milioni di cittadini italiani contrari alla vivisezione, non vuole più vedere poveri animali torturati e uccisi nei laboratori di tutto il mondo.

 

Ci troviamo di fronte ad un caso eclatante di pressione da parte delle lobby della vivisezione che per proteggere i propri interessi non ha esitato due volte a fare tutto il possibile per spingere la compagnia indiana a non interrompere i suoi carichi di morte. Questo è un caso emblematico che ci mostra quanto colpire il settore dei trasporti sia un modo strategico di frenare l’industria della vivisezione.

 

Ultimamente, infatti, oltre cinquanta compagnie aeree hanno già fermato i “voli della morte”, tra le quali ritroviamo Alitalia, British Airways, Lufthansa, Virgin Atlantic e Ryanair. Solo negli ultimi due anni sono state 12 le compagnie aeree che hanno in misura diversa cessato il trasporto di animali per la vivisezione. Tra queste Air China  (il 70% dei primati torturati nei laboratori USA provengono dalla Cina), poi è stato il turno della compagnia israeliana El-Al (che ha di fatto reso impossibile far uscire dal paese i macachi dell’allevamento mazor Farm).

 

Va da se che riducendosi il numero delle compagnie disposte a trasportare gli animali destinati alla vivisezione, cresce l’importanza strategica di quelle che continuano questo traffico. Alla luce di ciò, fermare Air India diventa fondamentale per assestare un duro colpo all’intero settore e alle lobby farmaceutiche e della vivisezione.

 

Le vittorie che abbiamo conseguito negli ultimi anni ci mostrano tuttavia come sia importante non stare zitti. Come cittadini italiani, europei e del mondo possiamo fare molto. Alcune associazioni, come Enpa, e alcuni comitati, come Fermare Green Hill, hanno lanciato un appello affinché chiunque reputi la decisione di Air India scandalosa lo comunichi direttamente ai suoi responsabili. Sui siti di queste associazioni/comitati potete trovare alcuni indirizzi mail ai quali scrivere il vostro disappunto per questo dietro front ed esprimere il vostro invito ai dirigenti della compagnia a resistere alle lobby della morte in nome della vita di milioni di poveri e innocenti animali.

 

Andrea Zanoni

 

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