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Piano rifiuti, Zanoni (PD): “Giunta vuole liberalizzare spandimento fanghi come fertilizzanti in agricoltura. Significherebbe moltiplicare illegalità e danni ambientali. Ottenuta parziale marcia indietro dopo le nostre critiche”.

28 luglio 2022

“L'aggiornamento del Piano rifiuti, giunto e licenziato frettolosamente oggi in Commissione Ambiente, rischia di tradursi in volano di illegalità fuori controllo e moltiplica i rischi ambientali. La Giunta vuole infatti modificare l'articolo 31 “Valorizzazione dei fanghi da depurazione civile” con un'ottica che di fatto liberalizza lo spandimento di fanghi nei campi, utilizzandoli come fertilizzanti”.

La denuncia viene dal consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, in relazione al provvedimento in esame di 'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA)'.

“Ci sono già indagini in corso della magistratura, anche in Veneto, per utilizzo illegale di fanghi in agricoltura ed importanti inchieste giornalistiche hanno fatto emergere un mondo di illegalità che pervade questo settore. Alcuni dei servizi piú clamorosi sono andati in onda recentemente, addirittura sui canali RAI nazionali, grazie e Sabrina Giannini con 'Indovina chi viene a cena' e Sigfrido Ranucci con 'Report'. Ora questo aggiornamento che, se entrerà a regime, renderà più difficile il tracciamento di questi fanghi che potrebbero arrivare anche da fuori regione”.

Secondo l'esponente dem “la Giunta deve decidere se gli sta piú a cuore questa liberalizzazione o la produzione di prodotti tipici dell'agricoltura, la tutela del suolo e delle falde acquifere e la salute dei cittadini del Veneto. Va inoltre tenuto presente che questa mossa andrebbe ad aggravare anche lo stato delle due procedure di infrazione della Direttiva nitrati che sono già a carico della nostra regione”.

“Da parte mia, con il deposito di un emendamento, ho avanzato alcune proposte tecniche di modifica, utili a bloccare questo via libera. E nel frattempo – conclude – in Commissione abbiamo ottenuto di chiedere alla Giunta di valutare le nostre osservazioni in merito alle criticità dello spandimento dei fanghi nei campi. Questa partita non può chiudersi con un colpo di mano di enorme pericolosità: bisogna mantenere fermi i principi già stabiliti con una delibera del 2021, la n.813, e tenere bene a mente che il Regolamento di settore, il n.1009/2019 della Commissione Europea, dice chiaramente che vanno esclusi dal riconoscimento di fertilizzanti commercializzati nel territorio dell’UE i fanghi, in considerazione dell’impatto diretto ed indiretto sulla sicurezza degli alimenti, dei mangimi e dell’ambiente. Da notare che in Commissione, contro l’articolo 31, abbiamo trovato come alleati inaspettati i colleghi di maggioranza Boron e Barbisan”.

 
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