ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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PFAS, Zaia eviti polemiche e apra subito una causa civile di risarcimento danni contro la Miteni.

Zaia sbaglia a dire che non si possono chiedere i danni alla Miteni perché mancano i limiti di legge per i PFAS. Ho comunque seri dubbi che la mancanza di questi limiti possa impedire alla magistratura di intervenire in sede penale perché l’acqua e i cibi non possono essere sporcati nemmeno con l’aranciata! Ma se anche fosse come sostiene Zaia, resta comunque il fatto che indipendentemente dal procedimento penale è percorribile la via delle cause civili.

I danni ci sono e sono ingentissimi. Sono stati spesi milioni per le reti acquedottistiche alternative, per l’installazione e la periodica sostituzione dei filtri, i privati hanno subito la chiusura dei loro pozzi d’acqua, costati anche 5.000/15.000 euro l’uno e ora inutilizzati, molti allevamenti e agricoltori rischiano di dover fare costosi allacciamenti alla rete acquedottistica a causa dell’inutilizzabilità dell’acqua dei propri pozzi, la Regione ha speso migliaia di euro per i monitoraggi del sangue e della catena alimentare, l’ARPAV ha speso migliaia di euro in analisi ambientali, Mantoan (direttore della Sanità regionale) stima in 150 milioni di euro i costi annuali per analisi del sangue: dieci anni di monitoraggio potrebbero costare un miliardo e mezzo di euro.

La stessa ARPAV nel settembre 2013 aveva individuato come fonte primaria del “plume” inquinato della falda da PFAS lo stabilimento della Miteni di Trissino in provincia di Vicenza.

Zaia la smetta di perdere tempo con inutili polemiche contro il governo provvedendo subito e senza ulteriori ritardi (sono passati già tre anni dall’accertamento ARPAV) ad avviare una causa civile di risarcimento dei danni subiti dalla Regione e dai cittadini veneti chiedendo finalmente i danni alla Miteni, così come prevede la mozione approvata dal Consiglio Regionale lo scorso 22 marzo e la Risoluzione approvata il 26 aprile,

Zaia agisca anche per dare sostanza e attuazione anche in Veneto al principio europeo “chi inquina paga”.

 

Andrea Zanoni

Consigliere Regionale e Vice Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Veneto

 

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