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Parco regionale Lessinia. Interrogazione Zanoni e Bigon (PD): “Scongiurare eliminazione del servizio di Guardiaparco, ultimo presidio di tutela”.

“La decisione del Consiglio direttivo dell'Ente Parco Naturale Regionale della Lessinia di eliminare dall’organico del Parco Naturale il servizio di Guardiaparco, mettendo in mobilità la figura attualmente in organico, rappresenta un grave rischio per la tutela di questo luogo ricchissimo dal punto di vista naturalistico, ambientale, storico ed etnico del territorio veronese, nonché sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale dell’Unione Europea”.

Con un’interrogazione alla Giunta, i consiglieri regionali del PD Veneto, Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, sollevano il caso, alla luce della deliberazione del 20 gennaio scorso (‘Adozione del Piano Triennale di Fabbisogno di Personale dell’Ente Parco Naturale Regionale della Lessinia per il triennio 2023-2025’).

“Fin dalla sua istituzione, e per alcuni anni, il Parco Naturale Regionale della Lessinia ha avuto due persone inquadrate come Guardiaparco fino al loro pensionamento, reintegrandone solamente una. Il Guardiaparco – ricordano – è ufficiale di polizia giudiziaria a norma dell’art. 57 del Codice di Procedura Penale e svolge fondamentali compiti di controllo e vigilanza dell’area protetta, nonché: funzioni di monitoraggio e protezione della flora e della fauna; attività di educazione ambientale con le scuole e i visitatori; attività di gestione e di ricerca naturalistica, storica e culturale”.

Di qui la domanda finale: “cosa intende fare la Regione per scongiurare che venga tolto l’unico e ultimo presidio di tutela, controllo e sorveglianza dell'Ente Parco Naturale Regionale della Lessinia, in una Regione come la nostra già fortemente in ritardo rispetto agli obiettivi di tutela della biodiversità relativi all’Agenda 2030 ONU per lo sviluppo sostenibile?”.

 

Foto: bracconieri in Lessinia
 
 
 
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