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Mafie, Zanoni (PD): “Quali controlli su rischi acquisizioni di testate giornalistiche?”

26 ottobre 2022

“Pochi giorni fa il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, in occasione della presentazione del suo ultimo libro che si è tenuta a Malo, ha affermato che ‘le mafie anche al Nord, come le inchieste venete accertano, votano e fanno votare, non hanno più bisogno di uccidere perché c’è stato in generale un abbassamento della soglia morale”. E ha aggiunto: “Se le mafie anziché acquistare aziende cominciano a comprare, o hanno già comprato, pezzi di giornali e televisioni, lo fanno per manipolare l’opinione pubblica. Vogliono indirizzare il pensiero della gente’. Si tratta di una dichiarazione pubblica che non può lasciare indifferenti le nostre istituzioni, a partire dalla Regione”.

A dirlo il consigliere regionale del PD Veneto e presidente della Commissione Legalità, Andrea Zanoni, che sulla questione ha presentato un’interrogazione sottoscritta dai colleghi di opposizione Anna Maria Bigon (PD), Francesca Zottis (PD), Cristina Guarda (EV), Erika Baldin (M5S), Arturo Lorenzoni (Misto) ed Elena Ostanel (VcV).

Nel testo dell’interrogazione si ricorda che “l’articolo 11 della legge regionale 15 dicembre 2021, n. 34 ‘Collegato alla legge di stabilità regionale 2022’ ha istituito il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, finalizzato all’erogazione di contributi a favore delle emittenti radiotelevisive e delle testate giornalistiche on line con sede operativa in Veneto”.

Di qui la domanda, rivolta al presidente Zaia: “quali verifiche dispone la Giunta regionale per accertarsi che i contributi e i finanziamenti regionali non finiscano anche a società partecipate o controllate dalla criminalità mafiosa?”.

 
 
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