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Inquinamento del Fratta-Gorzone, interrogazione di Bigon e Zanoni (PD): “La Regione ascolti preoccupazioni e richieste degli abitanti di Cologna Veneta”

Venezia, 6 aprile 2021

“Gli abitanti di Cologna Veneta sono sempre più preoccupati per la situazione del Fratta-Gorzone: a che punto sono le opere per il disinquinamento e la bonifica? C’è un cronoprogramma dei lavori?  E, soprattutto, la Regione ha intenzione di appoggiare la loro richiesta di effettuare uno studio epidemiologico e un monitoraggio sanitario sulla popolazione?”. Sono le domande presenti in un’interrogazione a risposta scritta, rivolta all’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, depositata dai consiglieri del Partito Democratico Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni. 

 

“Stiamo parlando di uno dei corsi d’acqua più inquinati, non solo del Veneto: da mezzo secolo vengono convogliati i reflui del distretto vicentino della concia. Ogni giorno, tramite il collettore gestito dal consorzio Arica, sono scaricati nella frazione di Sule 90mila metri cubi di sostanze inquinanti come cromo, cloruri e Pfas, poi diluiti dalle acque del canale artificiale Leb. È un carico non più sostenibile dall’ambiente e rappresenta un problema per i coltivatori della zona che rischiano di non poter certificare i loro prodotti di eccellenza. Ad oggi ci sono due progetti in fase avanzata: uno riguarda il prolungamento a sud di Cologna Veneta del collettore Arica fino al depuratore di Sabbion per spostare più a valle l’inquinamento, l’altro riguarda la realizzazione di nuova condotta che porterà l’acqua del canale Leb da Cologna fino a Castelbaldo, nel Padovano per far cessare l’uso irriguo del Fratta, che diventerà esclusivamente un canale di scolo di scarichi altamente inquinanti. A che punto siamo?”.

 

“I cittadini però continuano a essere preoccupati, perché la soluzione non è quella di spostare il problema di qualche metro e sollecitano un intervento diretto sul ciclo produttivo oltre alla bonifica dell’alveo del Fratta-Gorzone a carico del consorzio Arica – aggiungono Bigon e Zanoni – Ma non solo: a tutela della propria salute si sono organizzati per chiedere a Regione, Provincia e Comune uno studio epidemiologico e un monitoraggio sanitario sulla popolazione: Palazzo. Balbi ha intenzione di ascoltarli e sostenerli?”.

 
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