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Inquinamento – Zanoni (PD): “Ricreazione in classe? La politica non faccia pagare agli studenti la propria incapacità di agire”

Venezia, 31 gennaio 2022

Trovo singolare che siano gli studenti a pagare per le mancate scelte degli adulti. Costringerli a restare in classe durante la ricreazione perché per anni è stato fatto poco o niente contro l’inquinamento atmosferico è singolare. Dal sindaco Conte, anche nel suo ruolo di presidente Anci, ci si aspetterebbe ben altro”. Così Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, interviene sull’invito del primo cittadino di Treviso che ha invitato presidi e dei dirigenti scolastici a tenere bambine e bambini all’interno delle aule a causa degli elevati livelli di smog.

Prendo atto che Conte, almeno, si è reso conto della gravità della situazione; anziché scaricare tutto sugli studenti dovrebbe però parlare con l’assessore regionale all’Ambiente, pure lui della Lega, così magari passano dalle parole ai fatti. È davvero convinto il sindaco di Treviso che nelle classi si respiri un aria migliore? Ci sono sistemi di depurazione e climatizzazione in ogni aula?”.

Palliativi e scorciatoie non servono – incalza il consigliere PD – È invece necessario un Piano Aria efficace, non come quello attuale, anche perché lo smog ogni anno in Italia provoca decine di migliaia di morti premature. I continui sforamenti del valore limite giornaliero di Pm 10 parlano da soli; l’Accordo di bacino padano, stipulato ormai più di 5 anni fa, già debole di suo è stato puntualmente disatteso a suon di deroghe da parte di Regioni e Comuni. Con un quadro del genere è sconcertante pensare che per tutelare la salute dei più giovani sia sufficiente non farli uscire all’aperto durante l’intervallo”. 

 

 
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