ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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“Emissioni industriali a Paese, gravissimo che Arpav non abbia potuto analizzare i fumi del catrame dell’impianto di Cava Biasuzzi; sconcertante il silenzio del sindaco”

Venezia 16 apr. 2020 – “È gravissimo che Arpav non abbia potuto effettuare i controlli analitici sui fumi dell’impianto di produzione asfalto di Cava Biasuzzi per l’impossibilità di accedere alla sezione del prelievo del camino che scarica i fumi in atmosfera. Il sopralluogo risale all’8 ottobre, oltre sei mesi fa, adesso è tutto fermo per lo stop imposto dal Decreto della Presidenza del Consiglio, ma alla ripartenza tornerò all’attacco. Ho già chiesto che si facciano nuove analisi perché si tratta di emissioni potenzialmente pericolose per la salute e l’ambiente; questa, tra l’altro, è un’industria insalubre di prima classe”.

Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni,  che commenta “la risposta ricevuta alla mia Interrogazione, presentata a ottobre 2019, sul forte odore di catrame proveniente dall’impianto di produzione di asfalti della Biasuzzi di via Vecelli di Padernello di Paese (acquistata recentemente dal gruppo Grigolin), con cui sollecitavo la Regione a verificare l’emissione di sostanze nocive”. 

“È sconcertante apprendere che l’Ulss 2 è ancora in attesa di conoscere i dati analitici per valutare se possano sussistere problemi di igiene e sanità pubblica  – afferma il Vicepresidente della commissione consiliare Ambiente – e il fatto che Arpav, l’8 ottobre, abbia effettuato il sopralluogo senza poter eseguire le analisi delle emissioni, ‘in quanto la sezione di prelievo non risultava accessibile’; inoltre Arpav ha scritto che  ‘sono state accertate alcune inottemperanze alle emissioni’.  Mi auguro che quanto prima vengano eseguite le nuove ulteriori verifiche e che la proprietà esegua i lavori di adeguamento richiesti dalla stessa Arpav dopo il sopralluogo andato quasi a vuoto”.

“Come è possibile che la proprietà in questi anni abbia fatto fare le analisi in autocontrollo, previste dall’autorizzazione numero 397 rilasciata nel novembre 2015 dalla Provincia di Treviso, se il punto di prelievo del camino è inaccessibile? C’è qualcosa che non torna: va fatta chiarezza sul punto – chiede l’esponente Dem – E per quale motivo il sindaco di Paese non ha detto come stanno le cose nella lettera datata 16 gennaio 2020, in risposta al Comitato Petizione Cava Campagnole che chiedeva controlli e chiarimenti?”.

“Perché il Primo cittadino non ha riportato le mancanze rilevate da Arpav durante il sopralluogo? – continua Zanoni – Non può fingere di non sapere, poiché le erano state comunicate dalla stessa Agenzia ancora in data 28 novembre 2019. Perché tacere su una cosa tanto grave? Il comportamento del comune è sicuramente da censurare: oltre a questa mancanza, infatti, Arpav ha scritto che l’amministrazione di Paese ha chiesto la verifica dell’impatto acustico, senza però indicare i punti dove rilevare il rumore, i cosiddetti ricettori – conclude Andrea Zanoni – e non ha mai richiesto il monitoraggio della qualità dell’aria, come invece hanno fatto i comuni di Istrana e Morgano”.

 

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